La prima scarpa creata con l’intelligenza artificiale è veneta
Una scarpa italiana artigianale, fatta a mano da un’azienda abituata a lavorare per i grandi brand del lusso, ma disegnata dall’intelligenza artificiale e notarizzata, in ogni fase della lavorazione, dalla tecnologia blockchain. È un connubio finora inedito quello che ha dato vita a “First handmade shoe designed by AI”, il progetto nato dalla collaborazione tra Peron Shoes, storica industria calzaturiera della Riviera del Brenta con 50 anni di storia alle spalle, e EZ Lab, impresa innovativa padovana specializzata nella tecnologia blockchain che tramite la propria piattaforma Made in Block valorizza e protegge le produzioni Made in Italy.
L’iniziativa viene presentata in questi giorni al World AI Cannes Festival, evento internazionale sui temi dell’intelligenza artificiale che si svolge dall’8 al 10 febbraio 2024 nella città della Costa Azzurra, dove si attendono 16 mila visitatori da tutto il mondo. Nello stand della Regione Veneto sarà quindi esposto e presentato un paio di ballerine, prodotte artigianalmente a partire da un disegno prodotto da un’ intelligenza artificiale generativa, che è stata interrogata sui trend di mercato e sui modelli più adatti per il mercato del lusso. All’interno della suola è presente un tag NFC, una sorta di chip che, a contatto con uno smartphone, permette al consumatore di accedere al Climate Digital Product Passport, il passaporto digitale di prodotto, e, attraverso l’intelligenza artificiale, scoprire tutte le informazioni che desidera in merito a sostenibilità, tracciabilità, origine e storia aziendale.
«Queste ballerine sono il primo prodotto di una nuova linea di scarpe disegnate dall’intelligenza artificiale per il nostro brand Via della Paglia – spiega Alberto Masenadore, manager di Peron Shoes –. Le nostre creazioni calcano i red carpet di tutto il mondo, negli eventi glamour di Milano, Parigi e New York, ai piedi di star internazionali della musica e del cinema, reali e first ladies. Con il supporto di EZ Lab, abbiamo voluto utilizzare l’AI per ottenere informazioni preziose sui clienti e sui loro desideri, per sperimentare nuovi design e ottimizzare i costi e i processi produttivi».
«Il Climate Digital Product Passport è uno strumento nuovo, che verrà reso obbligatorio dall’Unione Europea, che rivoluzionerà la comunicazione e la fiducia tra brand e consumatore – spiega Massimo Morbiato, Ceo e founder di EZ Lab –. La nostra mission è supportare le aziende del Made in Italy nel loro percorso di innovazione digitale. Le nostre soluzioni aiutano le aziende a migliorare la tracciabilità dei prodotti, a contrastare il greenwashing e a promuovere la trasparenza e la sostenibilità della filiera. Il progetto realizzato con Peron Shoes è la prima scarpa artigianale al mondo a unire in modo così stretto due poli apparentemente opposti, mettendo al centro l’alta artigianalità potenziata dalle più innovative tecnologie digitali».
La tokenizzazione della fabbrica
La soluzione è resa possibile da un precedente progetto di tokenizzazione della fabbrica di Peron Shoes: grazie ad alcuni sensori installati nei punti nodali della produzione, ogni passo del processo è registrato su blockchain attraverso la piattaforma Made in Block. Informazioni che poi sono consultabili tramite il tag NFC contenuto nella suola.
Vengono così garantite la tracciabilità e l’autenticità del prodotto, oltre che la sostenibilità delle materie prime utilizzate: vernice, pelle interna di vitello e suola in cuoio vegetale sono certificate da Leather Working Group (LWG). A sua volta, il tag NFC è collegato a un NFT (Non Fungible Token), una sorta di “gemello digitale” del singolo paio di calzature, a garantirne ulteriormente storia e unicità. Gran parte delle vendite, inoltre, avverrà tramite piattaforme di e-commerce e metaverso: l’ultimo anello di una catena inedita che unisce innovazione tecnologica e artigianato di altissima qualità.