9 Febbraio 2024 - 11.08

VICENZA – Rimpatriati due pregiudicati pericolosi: uno ha ucciso un uomo, l’altro maltratta moglie e figlia

Nei giorni scorsi gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Vicenza hanno provveduto al rimpatrio al Paese d’origine del cittadino bengalese I.D., nato nel 1968, irregolare sul territorio nazionale. L’uomo, entrato in Italia nel 1998, da anni si era reso protagonista di azioni criminali, tanto che nel 2022 il Questore di Vicenza gli aveva revocato il permesso di soggiorno anche a seguito della condanna per maltrattamenti in famiglia inflitta dal Giudice per le indagini preliminari di Vicenza. Il bengalese era stato infatti ritenuto responsabile di gravi maltrattamenti nei confronti della moglie e della figlia. Successivamente lo straniero aveva depositato un ricorso per opporsi alla revoca del titolo di soggiorno, ma il Consiglio di Stato aveva confermato il provvedimento del riesame della Questura inquadrando l’uomo come un soggetto socialmente pericoloso. Negli anni questi aveva collezionato numerosissime denunce: tra queste una del 2021 riguardante il ferimento, con un bastone, di un connazionale cagionandogli lesioni gravi. In precedenza era stato denunciato per truffa, rapina, simulazione di reato, calunnia e procurato allarme. Dopo mesi di lavoro, il personale dell’Ufficio immigrazione è riuscito ad ottenere dal Consolato del Bangladesh di Milano il rilascio di un lasciapassare che ha consentito il rimpatrio dell’uomo. Con la convalida dell’accompagnamento in frontiera, ottenuta dal Giudice di Pace di Vicenza, lo straniero è stato scortato fino all’aeroporto Marco Polo di Venezia dove è stato preso in carico da personale specializzato che lo ha accompagnato a Dacca.

Contemporaneamente, personale della Questura di Vicenza ha condotto K.O., 37enne cittadino magrebino, presso il Centro di Permanenza e Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo. L’uomo era giunto clandestinamente in Italia nel 2008 attraverso la Frontiera di mare di Brindisi dove era stato immediatamente rintracciato e respinto. K.O. eludeva l’ordine di respingimento giungendo poi in questa provincia. Nel 2011, a seguito di un diverbio con G.R. 33enne, anch’egli proveniente dal magreb, al termine di una lite per la suddivisione della piazza dello spaccio, durante la Festa dei Oto in Campo Marzio ne cagionava la morte sferrandogli un fendente. A seguito delle serrate indagini svolte dagli Agenti della Squadra Mobile, si riusciva a rintracciarlo proprio mentre stava per lasciare l’Italia.

Condannato alla pena di 14 anni ed 1 mese, e giunto al termine del periodo di carcerazione, lo straniero è stato preso in carico dagli Agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura, e a seguito di un decreto di trattenimento emesso dal Questore di Vicenza, lo hanno scortato presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), ove sarà trattenuto in attesa di essere quanto prima imbarcato su un volo diretto in Tunisia

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