GRANCHIO BLU – Zaia al governo: “Nostre produzioni azzerate, vogliamo stato di calamità”
“La Giunta Regionale, visto il perdurare dell’emergenza, ha deciso di stanziare un ulteriore contributo di 200 mila euro, destinato a sostenere la cattura del granchio blu, andando ad aiutare i pescatori che escono con le barche e che lottano ogni giorno per poter fare il proprio mestiere. Fra le pieghe del bilancio conto che possano essere trovati ulteriori stanziamenti. Mi rivolgo però al Governo e alle istituzioni nazionali perché sia al più presto deliberato lo stato di calamità, come più volte la Regione ha richiesto. Dalle informazioni disponibili sembra manchino ancora i decreti attuativi al provvedimento che estende al settore pesca le misure previste per l’agricoltura: su questo punto è urgente accelerare i tempi. Ci sono molte famiglie e imprese, in Veneto, che stanno vivendo momenti drammatici”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a commento della decisione del Consorzio dei Pescatori del Polesine di fermare la pesca in tutte le lagune di Porto Tolle per mancanza di prodotto, azzerato dal granchio blu.
“Ringrazio il Governo e il Ministro Lollobrigida per quanto fatto, affrontando una situazione sicuramente imprevedibile e complessa, che mette a dura prova anche gli strumenti normativi esistenti e costringe a un lavoro straordinario alla ricerca di soluzioni nuove. Siamo davanti a un fenomeno che sta mettendo in ginocchio un intero settore: è già stata compromessa la gran parte del nostro patrimonio ittico locale – prosegue il Presidente Zaia -. In questi giorni ho chiesto, affiancato dal lavoro prezioso dell’assessore Corazzari, di cercare nelle voci di bilancio regionale un ulteriore sforzo per la pesca, che va ad aggiungersi alle risorse stanziate nell’immediatezza dell’emergenza. Ma serve un ulteriore sostegno del Governo, che sono certo potrà concretizzarsi”.
“Ricordo che siamo i primi produttori nazionali per la Vongola verace con 52 mila quintali e rappresentiamo il 40 per cento a livello nazionale. Per la Cozza Dop produciamo 20 mila quintali. Ma il granchio blu sta facendo una strage – conclude Zaia. Condividiamo i sentimenti dei nostri pescatori, è inutile seminare prodotto con il granchio che divora la semina: la chiusura delle attività annunciata dal Consorzio non fa che confermare l’urgenza delle richieste già avanzate dalla Regione. È fondamentale, come ho ribadito nella lettera inviata al ministro Lollobrigida lo scorso 16 gennaio, la dichiarazione dello stato di calamità e la nomina di un commissario per gestire l’emergenza. È importante inoltre pagare i pescatori per pescare il granchio blu: per contenere il predatore e come indennizzo per il mondo pesca. Perdere questa realtà vuol dire perdere un modello produttivo, con pesanti ricadute a livello occupazionale e sociale ma anche a livello di tradizioni, identità e cultura”.