7 Marzo 2024 - 15.42

8 marzo, Donazzan: “40 milioni di euro fino al 2030 per progetti al femminile”

“Un impegno costante con azioni concrete per rimuovere le discriminazioni legate alle differenze di genere e promuovere progetti per la piena realizzazione della donna in campo lavorativo, sociale e culturale. In occasione dell’8 marzo, festa internazionale della donna, vogliamo che a parlare siano i fatti, per restituire con dati concreti l’attività portata avanti in questi anni dalla Regione Veneto. Perché se è vero, come raccontano i dati, che la parità tra uomo e donna è ancora un obiettivo fondamentale da perseguire, non si possono non vedere i traguardi raggiunti per dare avvio e sostanza al processo culturale necessario all’affermazione del ruolo delle donne nella società e alla diffusione di una cultura antidiscriminatoria delle pari opportunità, come previsto dall’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Unione europea e ribadito dalla legge regionale 3/2022”.Con queste parole l’assessore Regionale Elena Donazzan, con delega al lavoro, istruzione, formazione e pari opportunità ha voluto presentare il sostanzioso programma avviato dalla Regione del Veneto per sostenere il mondo femminile, nelle diverse fasce d’età: dalle giovani generazioni alle donne in età lavorativa. Un ricco programma di iniziative, contributi, bandi, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori che governano il sistema: dalle parti economiche e sociali agli organismi della società civile, di promozione e inclusione sociale.Come evidenziano i report di Veneto Lavoro (vedi allegati), nonostante il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro veneto nel 2023 abbia raggiunto i suoi livelli massimi (67% nel secondo trimestre e 66,2% nel terzo), con circa 10 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale, il divario di genere resta elevato, con una differenza di 17,2 punti percentuali tra il tasso di occupazione femminile e quello maschile e differenze marcate anche in altri aspetti della vita economica e sociale: resta elevata l’incidenza del part time e si confermano le disuguaglianze nelle opportunità di accesso al mondo del lavoro o in quelle di avanzamento di carriera. Il Gender Employment Gap, indicatore del divario tra tasso di occupazione maschile e femminile, pone l’Italia al penultimo posto nell’UE, con una differenza di 19,7 punti percentuali a fronte di una media europea di 10,7, mentre in Veneto si attesta a 17,2.“Per contribuire a colmare i divari di genere nel mondo del lavoro – ha spiegato l’assessore – sono state individuate tre dimensioni d’azione: culturale di lotta contro gli stereotipi e la discriminazione basati sul genere; di conciliazione vita-lavoro attraverso formule di lavoro flessibile, welfare innovativo, voucher di conciliazione; di partecipazione delle donne anche nei processi decisionali, sostenendo percorsi di autoimprenditorialità. Il nuovo programma regionale, cofinanziato dal FSE+, che accompagnerà il Veneto verso il 2030 prevede a tale scopo il raddoppio delle risorse a disposizione, arrivando a oltre 40 milioni di euro, rispetto ai 20 milioni delle annualità 2014-2020. Con in bando P.A.R.I., sono stati approvati 24 progetti, di cui 5 insistono sul tema della diversità di genere nell’ambito delle organizzazioni di lavoro sia private che pubbliche, 4 sulla sensibilizzazione delle donne alle opportunità lavorative offerte dalle professioni tecniche /scientifiche e poi ancora 4 sul divario retributivo, 4 sull’occupazione di giovani donne, 7 su leadership femminile e ruoli apicali nella società. Il finanziamento complessivo è di quasi 10 milioni di euro.È stata poi avviata la campagna informativa “Equamente al Lavoro – Cambia Prospettiva”, con convegni territoriali e formazione mirata nelle scuole (oltre 350 studenti saranno coinvolti), per un impegno complessivo di 80mila euro, che hanno coinvolto ordini professionali, Inps, Ispettorato del lavoro, Consigliera di Parità per contribuire a sensibilizzare alla cultura della non discriminazione, agendo su inclinazioni, pregiudizi inconsci, approcci culturali, comportamenti e linguaggi. La campagna, che sta attraversando tutte le province del Veneto, è illustrata con tutti i dettagli sul sito www.cliclavoroveneto/equamente-al-lavoro.“Una campagna – ha concluso l’assessore – a supporto di alcune attività promosse dalla Regione del Veneto per l’applicazione della Legge n. 3 del 15 febbraio 2022 ‘Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità’, che ha tra i suoi principali obiettivi la promozione del registro delle imprese virtuose in materia retributiva di genere, in fase di perfezionamento, e lo sportello donna, che verrà presentato entro i primi di aprile”.
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