Patto fra Apindustria, Caritas e Prefettura per l’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo
Il progetto, promosso da Apindustria Confimi Vicenza, formerà operatori meccanici e saldatori, figure tra le più richieste nelle industrie beriche, nell’ambito di un procollo d’intesa sottoscritto oggi tra l’Associazione, la Prefettura di Vicenza e Diakonia Onlus
Prenderà il via ufficialmente oggi pomeriggio, lunedì 25 marzo, il primo corso di formazione rivolto ad un gruppo di richiedenti asilo e titolari di protezionale speciale e internazionale finalizzato a favorire il loro successivo inserimento lavorativo nelle imprese del territorio. Diventa così operativo il progetto promosso da Apindustria Confimi Vicenza, frutto di un confronto condotto nell’ultimo anno dall’Associazione da una parte con la Prefettura di Vicenza, dall’altra con Associazione Diakonia onlus, ente gestore dei servizi della Caritas Diocesana Vicentina.
Proprio la Prefettura ha ospitato oggi la presentazione dell’iniziativa, durante la quale è stato anche sottoscritto tra le parti un protocollo d’intesa finalizzato appunto a favorire l’inserimento socio-lavorativo dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale tramite la promozione di percorsi formativi e opportunità di lavoro nel settore metalmeccanico e degli altri settori manifatturieri che caratterizzano il tessuto produttivo locale.
«Questa partnership tra Prefettura, Apindustria e Diakonia – osserva il Prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo – testimonia l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato e costituisce un significativo traguardo nel percorso di integrazione degli stranieri in questo ambito provinciale, rappresentando altresì uno prezioso strumento per la formazione della nuova manodopera di cui necessita il tessuto economico locale. L’auspicio è di introdurre il più ampio numero di partecipanti al progetto formativo nel mondo del lavoro attraverso la stipulazione di contratti di lavoro con le singole imprese, in particolare quelle impegnate nell’esecuzione dei lavori nei cantieri dell’alta velocità e delle opere comunali ricadenti nei finanziamenti del PNRR».
«In tutte le rilevazioni periodiche che conduciamo – spiega Mariano Rigotto, presidente di Apindustria Confimi Vicenza – le imprese ci manifestano una fortissima difficoltà a reperire manodopera, non solo per profili qualificati ma sempre più spesso anche per mansioni generiche. E questo mentre permane il problema dell’accoglienza dei richiedenti asilo, che a nostro parere in questo contesto dovrebbe essere vista soprattutto come un’opportunità».
Un’opportunità che tuttavia per essere colta necessita di un percorso di preparazione complesso, al quale appunto ha lavorato l’Associazione nell’ultimo anno.
Il progetto messo a punto vede il coinvolgimento di Diakonia per le attività di selezione dei candidati, monitoraggio durante il percorso e supporto ai partecipanti in caso di necessità.
L’investimento complessivo per l’iniziativa è pari a circa 60 mila euro, finanziati in parte da Apindustria Confimi Vicenza e in parte dalla Camera di Commercio di Vicenza e da Banca delle Terre Venete, permettendo l’avvio di due percorsi formativi.
Tra i partner del progetto anche l’Istituto San Gaetano, che realizzerà il percorso formativo mettendo a disposizione la sede e il personale docente.
Il primo percorso vedrà 12 partecipanti, titolari di sette diverse forme di permesso di soggiorno, provenienti da Sierra Leone, Mali, Nigeria, ma anche dall’Ucraina, ed è finalizzato a trasmettere loro le nozioni di base sulle lavorazioni meccaniche e sull’assemblaggio per una durata complessiva di 76 ore (più 16 ore di formazione sulla sicurezza), al termine del quale è previsto anche uno stage professionalizzante in un gruppo di aziende del territorio.
E sempre con l’obiettivo di favorire un successivo inserimento lavorativo agevole, ma anche consapevole, Apindustria Confimi Vicenza ha chiesto alle organizzazioni sindacali la disponibilità a tenere al termine del corso un intervento sui temi della cittadinanza e dei diritti/doveri del lavoratore.
Nei prossimi mesi verrà avviato anche il secondo percorso sulle tecniche di saldatura.
In entrambi i casi alla formazione professionalizzante verrà affiancata una robusta formazione in ambito sicurezza e dei moduli di lingua per rafforzare la conoscenza dell’italiano.
«Ringraziamo Apindustria Confimi Vicenza, Camera di Commercio Vicenza e Banca delle Terre Venete per il prezioso coinvolgimento in questa iniziativa, che ci vede impegnati in primis attraverso il servizio-segno “Tirocini e lavoro” con gli operatori di Diakonia, ma anche attraverso gli altri nostri servizi che hanno segnalato i potenziali beneficiari di questo progetto – afferma il direttore di Caritas Diocesana Vicentina, don Enrico Pajarin –. Riteniamo che incrociare le esigenze delle aziende con la ricerca di un lavoro da parte dei beneficiari sia la strada giusta per una vera integrazione nel segno della dignità umana».
Il tutto, come anticipato, grazie anche al contributo della Camera di Commercio di Vicenza e di Banca delle Terre Venete.
«Si tratta certamente di un progetto lodevole – sottolinea Michele Marchetto, Segretario Generale della CCIAA di Vicenza –. I nostri dati ci dicono che continuano a mancare moltissimi lavoratori nel settore manifatturiero e dunque venga la possibilità creare nuove risorse di personale e allo stesso tempo offrire ai partecipanti una opportunità per integrarsi attraverso il lavoro. L’auspicio è proprio che una volta formati restino a vivere e lavorare nel nostro territorio».
«Banca delle Terre Venete – spiega il presidente Gianfranco Sasso, nel suo ruolo di Banca del Territorio, ha condiviso il progetto “Accoglienza e Lavoro” promosso da Apindustria Vicenza ed ha contribuito allo stesso con un significativo importo, ritenendo questa azione coerente sia con il proprio principale obiettivo di dare sostegno all’economia reale del nostro territorio, sia con il Piano di Sostenibilità che impegna la Banca verso le nuove generazioni, favorendo in questo modo l’inserimento nel mondo del lavoro anche dei richiedenti asilo».
Il procollo d’intesa
Come anticipato, il corso al via oggi rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina da Prefettura di Vicenza, Apindustria Confimi Vicenza e Diakonia onlus, con il quale le parti si impegnano ad agevolare l’organizzazione di corsi di formazione e tirocini professionalizzanti, nonché favorire il successivo inserimento socio-lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.
A questo scopo, attraverso il protocollo d’intesa la Prefettura si impegna a concorrere al coordinamento delle attività di attuazione dello stesso, mediante la convocazione di appositi tavoli tra le parti, garantendo il coinvolgimento nelle iniziative attuative degli enti gestori dei centri di accoglienza straordinaria (CAS) presenti sul territorio, nonché dei soggetti che siano già parte di accordi o progetti con la Prefettura affinché gli ospiti dei CAS siano adeguatamente informati sulle opportunità di lavoro offerte dal territorio.
Apindustria Confimi Vicenza si impegna a promuovere l’ingresso nel mondo
del lavoro dei cittadini stranieri richiedenti o titolari di protezione internazionale che ne facciano richiesta, mediante l’avvio, in presenza di finanziamenti dedicati, di percorsi formativi; lo svolgimento di stage e tirocini; l’assunzione in prova, a tempo determinato o indeterminato presso le imprese aderenti. Il tutto garantendo la conformità dei
contratti individuali alle disposizioni vigenti ed ai Contratti Collettivi Nazionali di riferimento.
Infine Diakonia onlus si impegna, in sinergia con la Prefettura, a promuovere ogni iniziativa volta alla più capillare diffusione del Protocollo tra i suoi potenziali destinatari. Su richiesta delle Aziende e in presenza di finanziamenti dedicati, si occupa di attivare percorsi di tirocinio e corsi di alfabetizzazione e di formazione professionalizzante avvalendosi anche della rete territoriale
dei servizi preposti all’inserimento lavorativo e del contributo dei volontari dei Centri di Ascolto Territoriali di Caritas Diocesana Vicentina.