VICENZA – Pranzo di famiglia surreale: giovane accusa i famigliari di abusi violenze, chiama la polizia e farnetica. Portato in ospedale
Ieri, intorno all’ora di pranzo, un equipaggio della Polizia Volante è intervenuto presso un’abitazione in città, dove un giovane residente di circa 30 anni aveva richiesto aiuto, affermando di essere vittima da diversi anni di violenze e abusi da parte dei suoi familiari conviventi.
Secondo quanto ricostruito successivamente, il giovane, dopo aver chiamato la Polizia, si era seduto al tavolo per consumare il pranzo con i suoi familiari, composto dal padre, il fratello e la madre. Durante il pasto, in modo improvviso, il giovane ha iniziato ad accusare tutti i commensali – per la prima volta nella sua vita – di perpetrare abusi e violenze nei suoi confronti.
Nonostante i tentativi dei familiari di capire meglio cosa stesse accadendo, il giovane sembrava confuso e le sue accuse destavano forte preoccupazione.
Inaspettatamente, l’equipaggio della Polizia Volante è giunto sul posto, chiamato dal giovane prima di sedersi a tavola, senza il consenso degli altri familiari.
In presenza degli agenti, il giovane ha continuato ad accusare i commensali di soprusi e violenze subite per anni, richiedendo agli agenti di arrestarli e portarli in Questura.
I familiari hanno negato qualsiasi responsabilità e hanno cercato di dialogare con il figlio per farlo ragionare sulle sue accuse, evidenziando che era la prima volta che manifestava un simile comportamento e faceva simili accuse.
Dopo aver preso atto della situazione e dei discorsi confusi del giovane, gli agenti hanno richiesto l’intervento del servizio di emergenza medica (SUEM 118) per un consulto medico. Il giovane è stato quindi accompagnato in ospedale per le cure necessarie.
Le accuse mosse ai genitori sono risultate evidentemente prive di fondamento.