Zucchero (odio e amore): cosa succede se smettiamo di assumerlo?
Lo zucchero agisce sul nostro cervello come una droga, aumentando il desiderio quanto più ne consumiamo. Tuttavia, un eccessivo consumo di zucchero può causare problemi di salute più o meno gravi. In ambito dietetico, potremmo essere costretti a ridurre drasticamente il suo consumo, anche se è importante sapere che tale riduzione può generare diversi effetti sia sul corpo che sulla mente, come stanchezza, mal di testa e irritabilità.
Come nel caso dell’astinenza da sostanze dipendenza, smettere di consumare zucchero è difficile nei primi giorni. Secondo alcuni studi, la dipendenza da zucchero è simile a quella dalla cocaina. Il periodo di disassuefazione varia da 5 a 20 giorni e mette a dura prova il nostro organismo. L’interruzione dello zucchero può causare affaticamento grave, mal di testa, nausea e vertigini, dovuti alla mancanza della ricompensa del circuito della dopamina.
Durante questa fase, il corpo può entrare in chetosi, un processo in cui utilizza il grasso come fonte di energia. Questo stato temporaneo può causare vertigini, difficoltà di concentrazione e battito cardiaco irregolare, ma una volta superato, la qualità della vita migliora notevolmente.
I benefici di una dieta a basso contenuto di zuccheri sono molteplici. Ridurre o eliminare lo zucchero aiuta a perdere peso, poiché consumiamo meno calorie. Inoltre, permette di guadagnare energia, riducendo i picchi di zucchero nel sangue. Meno zucchero significa anche meno rischio di carie, in quanto i batteri presenti sulla nostra dentatura amano i cibi zuccherati. Ridurre lo zucchero contribuisce anche a migliorare il funzionamento del pancreas, riducendo il rischio diabete e proteggendo vasi sanguigni e arterie, riducendo il rischio di infarto.