Amministrative 2024, il documento di Confartigianato per i candidati
Sono 75 i Comuni vicentini (pari al 66,4% del totale provincia) interessati dalla prossima tornata di elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale ed elezione del sindaco. Comuni che contano 500mila (496.115 per l’esattezza) residenti di cui 417.785 aventi diritto di voto, e dove hanno sede complessivamente 44.436 imprese (che occupano 207.427 addetti) di cui 13.381 artigiane (37.617 occupati).
“Forte di una conoscenza del territorio e delle sue realtà socio economiche, lo spirto che muove Confartigianato è quello del confronto che non si deve fermare ‘al campanile’” spiega il presidente Gianluca Cavion. E aggiunge: “L’obiettivo di questa azione di rappresentanza sindacale è duplice: far sentire la voce degli artigiani ponendo l’attenzione dei candidati su problematiche legate alle attività imprenditoriali; portare un contributo concreto, uno sguardo diverso di interpretazione. Su tutto, la volontà di continuare il dialogo con chi il territorio lo vive ogni giorno: appunto amministratori locali, artigiani e cittadini. Siamo convinti inoltre che, pur nel rispetto delle peculiarità e autonomie delle diverse comunità, uno sguardo d’insieme del territorio, magari da parte dei Comuni di maggiori dimensioni a fare da collettore, e uno coinvolgimento per ‘aree’ su alcune urgenze, richieste, proposte, non possa che acquisire più forza e andare a beneficio di tutti anche in termini di risparmio delle risorse e contenimento dei costi”.
Prosegue infatti Riccardo Barbato delegato alle Politiche del Territorio: “L’amministrazione del territorio è molto importante perché scelte e indirizzi di governo hanno un impatto diretto e concreto sulle imprese. Basti pensare, ad esempio, alla tariffa sui rifiuti voce importante nel bilancio aziendale e che varia da Comune a Comune così come altre imposte o norme territoriali che meritano una riflessione, se non altro per renderle più snelle non gravando di altra burocrazia le imprese. Confartigianato presidia i territori con propri delegati, incaricati di portare le istanze e la voce del mondo dell’artigianato ai referenti più idonei. Per questo, in vista delle Amministrative, è stato stilato un documento da sottoporre ai candidati. Un promemoria che evidenzia le aree di maggior interesse per Confartigianato, temi che si ritengono di vitale importanza per il mondo dell’impresa e la comunità in generale”.
Nel documento Confartigianato ha individuato 7 tematiche ‘prioritarie’, che poi, naturalmente, si arricchisce con le specifiche dei territori delle Aree e dei Raggruppamenti.
La prima voce è la fiscalità locale. In particolare sull’IMU aliquote, terminologie diverse per individuare le varie casistiche, testi delle delibere “personalizzate” da ogni Comune, rendono l’analisi di questa imposta sempre più complessa, con il rischio di interpretazioni non corrette. Da qui l’auspicio di una maggiore trasparenza e semplificazione anche tramite l’uniformità dei regolamenti.
Altra imposta locale è la TARI, la tariffa per lo smaltimento rifiuti che rientra nella voce ambiente. Anche in questo caso gli enti devono ben ponderare le tariffe, razionalizzandole e applicandole in maniera più equa, anche con attenzione alle voci che le compongono. E in tema di rifiuti, Confartigianato invita ad avviare una riflessione, quanto più obiettiva, riguardo ai termovalorizzatori.
C’è poi tutto un capitolo dedicato alla viabilità e alla mobilità considerato che tanta parte degli artigiani, e dei lavoratori, si muove in un contesto di aree limitrofe. A partire da un’analisi aggiornata degli sviluppi e delle criticità sorti con l’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta e dei cantieri dell’Alta Velocità, per Confartigianato è chiaro che serve un’ottica sovra-comunale per una programmazione e una gestione delle problematiche più rapida ed efficiente. Resta poi aperto, ricorda Confartigianato, il nodo del prolungamento della A31 a Nord verso il Brennero, ritenuto strategico.
Strategici, soprattutto in prospettiva, altri due temi che spesso sono complementari: l’efficienza energetica e sostenibilità. Gli effetti dei costi dell’approvvigionamento e produzione di energia da fonti alternative a quelle fossili sono due facce della stessa medaglia. Al di là delle indicazioni che arrivano dall’Europa, è evidente che serve un cambio di passo. Su questo fronte Confartigianato è impegnata nella promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che permettono l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia elettrica. A trarre beneficio dalle CER non sarebbero solo le imprese, ma anche i cittadini e le stesse Amministrazioni qualora vi aderissero.
In parte connesso con il precedente punto è quello della capacità di attrarre e trattenere competenze e professionalità da inserire in azienda. A sostegno del lavoro le imprese devono fare la loro parte, ad esempio lo smart working utilizzato in tempo di pandemia è diventato una scelta per molte realtà produttive, con positive ricadute anche sulla viabilità e inquinamento. Ma anche le scelte amministrative fanno la differenza nel decidere dove andare ad abitare e/o lavorare. A esempio investire, e non solo a livello economico, nella sostenibilità trasmette un messaggio di attenzione all’ambiente e alle persone. Favorire servizi quali asili nido e scuole d’infanzia, o una migliore e maggiore accessibilità agli stessi, creare servizi a favore della comunità in generale e delle famiglie in particolare, sono elementi che possono favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne, l’inclusione dei lavoratori stranieri e attrarre nuovi nuclei.
Nuovi cittadini e non solo. La quota della popolazione anziana cresce progressivamente vanno perciò pensati servizi e strutture che permettano loro di muoversi in autonomia, o li supportino a fronte di difficoltà fisiche e non. Un contesto che deve stimolare una cultura intra-generazionale in cui chi ha i capelli bianchi può trasmettere saperi e competenze ai più giovani, i quali possono ricambiare con il supporto nell’utilizzo degli strumenti digitali, necessari per l’accesso ai servizi.
Un sostegno ai cittadini che in questa delicata fase storica merita una riflessione complessiva e che non può prescindere dal governo e gestione del territorio.
Riqualificare edifici, ridurre il consumo di suolo, migliorare la qualità della vita anche con il riordino degli spazi urbani, favorire la sicurezza, agire in sinergia con gli altri Comuni e le altre Associazione, fare attenzione al mondo produttivo anche attraverso la lotta all’abusivismo, promuovere il turismo, sono alcune delle azioni che i Comuni possono mettere in campo per sviluppare i territori con positive ricadute sulle comunità. Sempre all’ordine del giorno poi il tema della sicurezza intesa a 360° gradi e che va gestita dagli attori coinvolti, tra cui cittadini e imprese, in maniera collaborativa e concreta.