VENETO – Raffica di interventi per escursionisti bloccati, stanchi o feriti
Belluno, 12 – 05 – 24
Attorno alle 14 la Centrale del 118 è stata attivata per due turiste svizzere bloccatesi a Forcella Marcuoira, per il timore di essere coinvolte da distacchi valanghivi. Ricevute le coordinate, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato le due escursioniste di 31 e 32 anni e si è avvicinato. Sbarcato nelle vicinanze, il tecnico di elisoccorso le ha caricate a bordo con il mezzo in hovering. Le due donne, che erano illese, sono state lasciate al Passo Tre Croci. Successivamente, verso le 15, è arrivato un secondo allarme: a chiamare l’amico di una 34enne di Padova, che si era procurata un sospetto trauma alla caviglia, mentre stavano percorrendo il sentiero numero 534 che da Baron di Zoldo va a Casera di Mezzodì. Poiché l’infortunata si trovava sotto la fitta vegetazione a 1.210 metri di quota, sul posto sono stati elitrasportati due volontari del Soccorso alpino di Val di Zoldo, che hanno aperto un varco. L’eliambulanza ha potuto così recuperare la donna con un verricello di 50 metri.
Marano di Valpolicella (VR), 12 – 05 -24
Attorno alle 14.40 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dalla Centrale del 118, per una coppia di escursionisti in difficoltà in Val Sorda. Rientrando verso Malga Biancari dopo aver completato il giro ad anello, i due amici avevano mal interpretato un segnale, perdendo l’orientamento. Stanchi e preoccupati, avevano quindi chiesto aiuto fornendo le coordinate del punto in cui si trovavano. Una squadra di 4 soccorritori è quindi partita dall’alto e in una ventina di minuti ha raggiunto l’uomo e la donna di Verona. Imbragati in via precauzionale e assicurati con una corda corta, i volontari hanno fatto superare alla coppia l’ultimo tratto disagevole del percorso, per poi accompagnarli alla macchina.
Cinto Euganeo (PD), 12 – 05 – 24
Verso le 16 il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dal 118, per un’escursionista che, messo male il piede, aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, mentre con il marito stava percorrendo un sentiero sul Monte Cinto. Raggiunta in località Cava Bomba da 8 soccorritori, alla 53enne di Ferrara sono state prestate le prime cure. Caricata in barella, la donna è stata trasportata per un chilometro e mezzo e poi trasferita sull’ambulanza diretta all’ospedale di Schiavonia.