I taxi in sciopero il 5 e 6 giugno
AGI – Nuovo sciopero dei taxi, questa volta di due giorni, il 5 e 6 giugno, alla vigilia delle elezioni europee. A proclamarlo le sigle sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Satam, Tam, Claai, Unione Artigiani, Unione Tassisti d’Italia, Uritaxi, Fast Confal taxi, Unica taxi Cgil, Orsa taxi, Usb taxi, Unimpresa, Sitan/Atn. Auto bianche ferme dalle 8 alle 22 in entrambe le giornate, per chiedere al governo i decreti attuativi della legge che regola il settore. Critiche le associazioni dei consumatori che chiedono in alcuni casi di precettare l’astensione dal lavoro.
“Non essendo pervenuta alcuna convocazione dopo lo sciopero nazionale indetto per lo scorso 21 maggio, contro i diffusi fenomeni di abusivismo presenti nel settore e per chiedere la regolamentazione delle piattaforme tecnologiche, siamo stati costretti a proclamare un nuovo fermo nazionale di 48 ore, per le giornate del prossimo 5 e 6 giugno”, spiegano le sigle sindacali.
Il servizio pubblico taxi, argomentano le auto bianche, “riveste per i territori e per l’utenza un’importanza estremamente rilevante, in quanto complementare e integrativo del trasporto pubblico locale di linea, tale delicata funzione deve esser tutelata, dall’azione di soggetti che basano la loro attività su logiche meramente speculative, a discapito del lavoro e delle garanzie per l’utenza”.