30 Maggio 2024 - 16.50

VENETO – Giada: prima della morte l’ultimo litigio. Zaia: “Sarebbe il quarto femminicidio in pochi mesi”

Aggiornamento giovedì 30 maggio ore 16.48

La svolta, in quello che inizialmente sembrava un caso di suicidio, è giunta nella notte al termine delle indagini condotte dagli agenti della Polstrada di Padova e Venezia, con il supporto della Squadra Mobile della Questura di Padova. Un uomo di 39 anni, che ha fatto alcune ammissioni al pubblico ministero, è stato fermato per omicidio volontario.

La coppia, che ha un bambino di 3 anni, era da tempo in crisi. Secondo la ricostruzione della polizia, l’omicidio è avvenuto al culmine di una lite mentre si trovavano su un ponte sopra l’autostrada a Vigonza, poco distante dalla loro abitazione. Qui, il compagno ha fatto precipitare la donna. Alcune automobili sono riuscite a evitare il corpo, ma poi Giada è stata travolta mortalmente da un camion.

Resta da appurare se la 34enne sia stata stordita o abbia perso i sensi dopo essere stata malmenata prima di essere gettata oltre la recinzione del ponte. Quando i poliziotti hanno cercato l’uomo nell’abitazione della coppia, hanno notato che aveva lividi e escoriazioni sui polsi, forse i segni di difesa di Giada in episodi precedenti. Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe alzato le mani altre volte sulla compagna, ma lei non aveva mai sporto denuncia.

Tuttavia, questa versione è stata smentita dal fratello della vittima, Daniel Zanola. “Qualche litigio, come in tutte le coppie, ma Giada non ci aveva mai detto che lui fosse stato violento o che la situazione fosse grave”. La famiglia della vittima abita a Brescia e il fratello, parlando del compagno della sorella ora in arresto, ha detto: “Anche con noi Andrea era sempre tranquillo e gentile. Non sappiamo cosa sia successo, devo andare a parlare con la Polizia per capire”.

Sia la vittima che l’indagato sono italiani. Ricostruendo le ore precedenti al fatto, gli agenti della Polstrada e della Squadra Mobile, assieme alla polizia scientifica, hanno trovato elementi che riconducevano la tragedia a un’ipotesi di omicidio. Il pubblico ministero si è recato negli uffici di polizia, dove ha interrogato il 39enne e, al termine, ha disposto il fermo per indiziato di omicidio volontario. L’uomo è stato condotto in carcere.

Reazioni delle Autorità

Daniela Sbrollini: “Un Delitto Intollerabile”

La senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, ha commentato: “Da suicidio a omicidio, l’ennesima donna vittima di violenza. Se confermato, quanto accaduto a Vigonza mi sconvolge. Un delitto terribile e intollerabile, che scuote le coscienze e impone al legislatore ulteriori interventi per fermare la strage”. Ha aggiunto un pensiero per il figlio di tre anni della coppia e per i parenti.

Alessandra Moretti: “17/o Femminicidio nel 2024”

L’eurodeputata Alessandra Moretti ha dichiarato: “Un pensiero commosso a Giada Zanola e alle persone che le volevano bene. Giada è stata vittima dell’ennesima violenza in ambito familiare. È la diciassettesima donna vittima di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno, la seconda in Veneto. Non smetteremo mai di enfatizzare la necessità di educazione sentimentale per arginare un fenomeno devastante come quello dei femminicidi”.

ZAIA: “Crimine orrendo”

“Dobbiamo dirlo con fermezza, insegnandolo a tutti, dai bambini fino agli adulti: la violenza sulle donne è un crimine orrendo. Siamo di fronte a una catena di sangue che non dobbiamo e non vogliamo considerare interminabile. Nuovamente ci troviamo di fronte alla sconvolgente notizia di una donna, una giovane mamma, che in una circostanza che poteva sembrare un suicidio sarebbe stata, invece, uccisa dal compagno che è già stato fermato con l’accusa di omicidio volontario”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta il femminicidio di Giada Zanola.
“Se confermato – premette Zaia – siamo nuovamente a confrontarci con una morte inquietante che rilancia ancora una volta interrogativi profondi e ci impone di mantenere alta una riflessione sociale che superi la cronaca e impedisca di abituarci alla cruda realtà di simili tragedie. Esprimo i sentimenti di vicinanza ai familiari, alle amiche e agli amici in questa sofferenza, in particolare penso al piccolo figlio di tre anni che ha perso la mamma e, di fatto, la famiglia”.
“Con la morte di Giada – conclude Zaia – il Veneto è di nuovo in lutto, come nei giorni di Giulia, Vanessa, Sara e di altre ancora prima di loro. Potrebbe essere il quarto femminicidio solo nei pochi mesi a cavallo tra l’anno scorso e questo; una contabilità inaccettabile che fa accapponare la pelle e indignare”.

Aggiornamento giovedì 30 maggio ore 9.30

Non si era gettata volontariamente dal cavalcavia dell’autostrada, ma è stata uccisa dal compagno, che l’ha fatta precipitare sulla carreggiata. Questo è l’epilogo della vicenda della donna il cui corpo è stato trovato all’alba di ieri sulla A4, straziato dai veicoli in transito, a Vigonza (Padova).

La 34enne Giada Zanola è stata buttata dal ponte, precipitando da una quindicina di metri. La svolta nelle indagini, inizialmente indirizzate verso un sospetto suicidio, è giunta nella notte grazie al lavoro congiunto degli agenti della Polstrada di Padova e Venezia e della Squadra Mobile della Questura di Padova. Il compagno, un uomo di 39 anni, Andrea Favero, ha fatto alcune ammissioni al PM ed è stato fermato per omicidio volontario.

La coppia, che ha un bambino di 3 anni, era da tempo in crisi. Secondo la ricostruzione della polizia, l’omicidio è avvenuto al culmine di una lite mentre si trovavano sul ponte sopra l’autostrada, a Vigonza, poco distante dalla loro abitazione. Durante la lite, l’uomo l’ha fatta precipitare. Alcune automobili sono riuscite ad evitare il corpo, ma la donna è stata infine travolta mortalmente da un camion.

Sia la vittima che l’indagato sono italiani. Ricostruendo le ore precedenti al fatto, gli agenti di Polstrada e Squadra Mobile, assieme alla polizia scientifica, hanno raccolto elementi che hanno portato a sospettare un omicidio. Il PM, recatosi negli uffici di polizia, ha interrogato il 39enne e ha disposto il fermo per omicidio volontario. L’uomo è stato condotto in carcere.

La notizia di ieri

Tragedia lungo l’autostrada A4 stamane all’alba. Una donna di 30 anni è precipitata da un cavalcavia all’altezza di Vigonza. Caduta sulla sede autostradale, potrebbe anche essere stata investita dai mezzi in transito. Lungo il tratto in direzione Milano si sono formato molti chilometri di coda. Sul posto la polizia stradale e la scientifica per i rilievi. Potrebbe essersi trattato di un gesto estremo

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