3 Giugno 2024 - 16.23

Colazione a rischio per molti? La crisi del succo d’arancia con i prezzi alle stelle

Negli ultimi due anni, l’inflazione ha colpito molti prodotti sugli scaffali dei supermercati, e il succo d’arancia non fa eccezione, affrontando una crisi senza precedenti. I prezzi del succo d’arancia sono alle stelle e il succo concentrato d’arancia ha recentemente raggiunto un “nuovo record storico” sui mercati mondiali.

La malattia del drago giallo e il cambiamento climatico

I principali paesi produttori di arance stanno affrontando gravi difficoltà. Negli Stati Uniti, gli alberi da frutto in Florida sono affetti da anni da una malattia batterica che colpisce gli agrumi, chiamata Huanglongbing o “malattia del drago giallo”, attualmente incurabile. Questa malattia indebolisce gli alberi, ne riduce la resa e rende i frutti non commestibili a causa dell’aumento dell’acidità. Le grandi aziende agrochimiche ammettono di essere impotenti, nonostante continuino a cercare una cura. Secondo Bayer, il rischio non è solo l’aumento dei costi o la scarsità del prodotto, ma una possibile scomparsa totale del succo d’arancia.

Purtroppo, la Florida non è l’unica regione colpita. Anche il Brasile, il principale produttore mondiale di arance, sta combattendo contro questa malattia. Al momento, l’Europa è risparmiata, ma la produzione europea non basta a compensare il calo dei rendimenti globali. Questo avviene in un contesto di crescenti rischi meteorologici e cambiamenti climatici che indeboliscono ulteriormente un mercato già fragile. Oltre a soffrire per l’huanglongbing, gli aranceti hanno subito vari disastri naturali, come l’uragano Ian nel 2022 e l’uragano Irma nel 2017, con perdite stimate in centinaia di milioni di dollari.

L’Unione interprofessionale dei succhi di frutta aveva già avvertito lo scorso anno della crisi del mercato delle arance, menzionando la siccità che ha colpito la produzione messicana e spagnola, a cui si aggiungono quest’anno le siccità nello stato brasiliano di San Paolo. Le Monde riporta che, dopo un 2023 segnato da tensioni e una produzione molto bassa, la situazione potrebbe peggiorare nel 2024 con un calo previsto del 25%. Questi rischi, che fanno impennare i prezzi, sono amplificati dai cambiamenti climatici, aumentando la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi.

Tra i produttori di succo d’arancia, la preoccupazione è tangibile e il termine “crisi” è ampiamente utilizzato. Il Guardian riferisce che l’International Fruit and Vegetable Juice Association sta facendo pressioni per modificare gli standard e permettere l’aggiunta di altri frutti al succo d’arancia, come i mandarini. Sugli scaffali, le conseguenze sono già visibili: oltre all’aumento dei prezzi, alcuni marchi stanno riducendo il volume delle confezioni, passando da bottiglie da un litro a quelle leggermente più piccole da 90 centilitri.

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