L’Ulss 8 si prepara per il rialzo delle temperature: già operativo il Piano anti-caldo
Consigli per la prevenzione e numeri utili da chiamare
Dopo una primavera caratterizzata da un’insolita piovosità e temperature più fresche del solito, è in arrivo la prima vera ondata di caldo estivo, che come ogni anno rischia di provocare disagi soprattutto nelle fasce di popolazione più fragili, in particolare le persone anziane con patologie croniche invalidanti e/o le persone in condizione di fragilità socio-sanitaria.
Il piano anti-caldo
Per questo motivo, l’ULSS 8 Berica, con la collaborazione del Dipartimento di Prevenzione aziendale e delle UU.OO.CC. Disabilità e Non Autosufficienza e UU.OO.CC. Cure Primarie, ha già predisposto il piano anti-caldo, che prevede come sempre il potenziamento dell’assistenza territoriale e una stretta integrazione tra servizi aziendali, Medici di Medicina Generale, Pronto Soccorso e Amministrazioni Comunali.
Il tutto con la regia della Regione Veneto: il piano aziendale rientra infatti nell’ambito di un più ampio piano anti-caldo regionale, in base al quale l’ARPAV emette un bollettino quotidiano sullo stato climatico, integrando le previsioni del tempo con il monitoraggio dell’ozono, dell’indice di disagio fisico e della qualità dell’aria. Qualora il bollettino indicasse una previsione di disagio prolungato, il COREM – Coordinamento Regionale di Emergenza – segnalerà l’allarme climatico ai servizi sanitari preposti dalle aziende socio-sanitarie.
E qui scatta il piano messo a punto dall’ULSS 8 Berica: in caso di allarme climatico l’allerta viene trasmessa al Pronto Soccorso per informare di un possibile aumento degli accessi; alle centrali Operative ADI e C.O.T. (Centrale Operativa Territoriale), ai Medici di Continuità Assistenziale, alle Direzioni Distretto Est e Ovest. Ai Medici di Medicina Generale, ai Pediatri di Libera Scelta e ai Centri Residenziali Anziani per richiedere di attivarsi nei confronti delle persone a rischio; infine ai Comuni per sensibilizzare l’attivazione di piani di intervento territoriali in ambito sociale.
Per quanto riguarda in particolare servizi territoriali, in caso di necessità – su richiesta dei Medici di Medicina Generale – sarà possibile sia attivare interventi dell’Assistenza Domiciliare Integrata, sia richiedere il temporaneo ingresso in strutture residenziali extra-ospedaliera qualora emergessero problematiche tali da rendere impossibile garantire una adeguata gestione domiciliare della persona.
Fondamentale, comunque, è anche l’attività di prevenzione: a questo riguardo sul sito Internet dell’ULSS 8 Berica (www.aulss8.veneto.it) è possibile trovare una serie di consigli utili per evitare i rischi di colpo di calore e mitigare il disagio fisico dovuto alle elevate temperature ambientali.
I numeri utili e l’uso responsabile del Pronto Soccorso
L’ULSS 8 Berica ricorda di seguito i riferimenti utili in caso di necessità, precisando che la richiesta di intervento del Suem 118 o l’accesso al Pronto Soccorso devono essere limitati alle situazioni di emergenza immediata e grave pericolo per la salute. È dunque opportuno telefonare al servizio 118 in caso di svenimento, emorragia, dolore toracico, caduta dall’alto, incidente stradale ed in tutti quei casi in cui potrebbe esserci pericolo di vita. È naturale che la richiesta di intervento al 118 sia fatta anche in caso di dubbio: il SUEM provvederà quindi ad orientare la domanda in funzione della gravità con l’eventuale coinvolgimento del Pronto Soccorso.
In tutti gli altri casi, invece, il primo riferimento rimane il proprio Medico di Medicina Generale oppure il Servizio di Continuità Assistenziale, che può essere contattato al numero unico aziendale per i Distretti Est e Ovest 0444 929611, dal lunedì al venerdì dalle ore 20.00 alle ore 8.00, nei giorni prefestivi dalle ore 10.00 alle ore 8.00 del giorno successivo e nei giorni festivi dalle ore 8.00 alle ore 8.00 del giorno successivo.
Per situazioni e necessità più complesse è possibile invece rivolgersi alle Centrali Operative Territoriali (COT) dei Distretti Est e Ovest: tel. 0444 755200.
La richiesta di intervento da parte del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata può essere fatta tramite il proprio Medico di Medicina Generale o la Centrale Operativa Territoriale, ma in caso di necessità sul sito dell’ULSS 8 Berica sono comunque disponibili i numeri delle 9 sedi ADI territoriali.
Infine è possibile rivolgersi anche al numero verde 800-535535 attivato dalla Regione del Veneto in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo, al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sugli aiuti del territorio.
Sintomi e consigli per la prevenzione
Come noto, il caldo causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della Temperatura corporale. Normalmente il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni fisiche e ambientali, questo non è sufficiente. La patologia da calore si manifesta inizialmente con facile affaticamento, mancanza di appetito, insonnia, capogiri o svenimenti nella stazione eretta, crampi muscolari, palpitazioni.
In caso di aggravamento si manifesterà un aumento della temperatura corporea con cute calda, secca e arrossata, in stato di agitazione confusionale e deterioramento cognitivo, mancanza di respiro e, in alcuni casi, anche nausea, vomito, mal di testa, ronzii alle orecchie e contrazione della diuresi.
È possibile ridurre o prevenire le condizioni di disagio o malessere fisico a causa del caldo nei giorni più afosi dell’estate seguendo alcuni suggerimenti utili. Innanzi tutto evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00) ed evitare le zone particolarmente trafficate, ma anche i parchi e le aree verdi, dove si registrano alti valori di ozono; sempre negli orari più caldi è sconsigliato anche praticare un’attività fisica intensa. Il consiglio è restare nella stanza più fresca della casa, bagnandosi spesso con acqua fresca, e aiutandosi – se disponibile – con un condizionatore e ventilatore, facendo per altro attenzione a non esagerare nel suo utilizzo. In alternativa sarà possibile frequentare luoghi pubblici climatizzati.
In ogni caso, una valida difesa dal caldo è rappresentata anche dall’utilizzo di indumenti leggeri, preferibilmente di colore chiaro e in fibre naturali (es. cotone e lino), riparandosi la testa con un cappello – anche questo leggero di colore chiaro – e usando occhiali da sole.
Soprattutto, è importante bere liquidi, moderando l’assunzione di bevande gassate o zuccherate, tè e caffè; da evitare, inoltre, bevande troppo fredde e bevande alcoliche.
Anche all’alimentazione occorre prestare una particolare attenzione: meglio privilegiare alimenti leggeri, preferendo pasta e pesce alla carne, aumentando il consumo di frutta e verdura ed evitando cibi elaborati e piccanti. Attenzione anche alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (es. latticini, carne,) in quanto elevate temperature possono favorire la proliferazione di germi patogeni causa di disturbi gastroenterici.
Per chi assume farmaci, non sospendere autonomamente terapie in corso, ma consulta il tuo medico curante per eventuali adeguamenti della terapia farmacologica. In generale, occorre prestare attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tenendoli lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta: inoltre occorre riporre in frigo quei farmaci che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.
Attenzione anche alle persone malate o comunque costrette a letto, per evitare che siano troppo coperte.
Infine alcune buone norme riguardano l’utilizzo dell’auto: se questa non è climatizzata è bene evitare di mettersi in viaggio nelle ore più calde della giornata; in ogni caso, non dimenticare di portare con te sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste e non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.
«Il piano anti caldo costituisce un modello organizzativo ormai ben rodato – precisa la dott.ssa Patrizia Simionato, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – che beneficia di un efficace sinergia tra gli strumenti informativi della Regione Veneto, i servizi socio-sanitari e di prevenzione della nostra Azienda, la medicina territoriale e le Amministrazioni Comunali. Ancora una volta chiediamo alla popolazione di seguire i suggerimenti del personale sanitario e allo stesso tempo di utilizzare in modo appropriato i servizi sanitari a loro disposizione, in primis il Pronto Soccorso. Voglio sottolineare in particolare il ruolo dei Medici di Medicina Generale che si confermano gli interlocutori fondamentali sia per gli utenti sia per i nostri servizi potendoci segnalare eventuali situazioni di rischio in virtù della loro preziosa e insostituibile conoscenza dei loro pazienti».