17 Giugno 2024 - 10.25

BASSANO – Sottratti al Fisco decine di milioni di euro: 12 persone denunciate

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno concluso un’importante operazione di polizia economico-finanziaria e giudiziaria, volta a contrastare una frode alla riscossione tramite indebite compensazioni, coinvolgendo una società operante nel bassanese. Le indagini sono partite dalla cessione di crediti d’imposta a una ditta individuale con domicilio fiscale ad Acerra (NA), attiva nel settore della costruzione di edifici, e si sono estese a una società di Milano, operante nel commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi.

Le indagini hanno ricostruito la filiera fraudolenta e individuato i reali ideatori delle frodi fiscali e IVA nella commercializzazione di carburanti. Le indagini si sono avvalse di tecniche avanzate e accertamenti bancari.

L’operazione, condotta dai finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa, ha coinvolto 12 persone fisiche e 8 imprese nei settori della costruzione di edifici e del commercio di prodotti petroliferi. Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Milano 12 soggetti per vari reati, tra cui omessa dichiarazione IVA (per quasi 27 milioni di euro), emissione di fatture false (per circa 124 milioni di euro, con IVA esposta per oltre 23 milioni di euro), e dichiarazione fraudolenta (per un’imposta a credito fittizia di quasi 40 milioni di euro).

Tra i denunciati vi sono anche 2 professionisti che, indebitamente, hanno apposto il “visto di conformità” sulle dichiarazioni IVA di alcune imprese coinvolte nella frode. Inoltre, sono state segnalate 3 società a responsabilità limitata per violazione della disciplina sulla “responsabilità amministrativa degli Enti derivante da reato” (art. 25 quinquiesdecies, comma 2, lett. d) del D.Lgs. 231/2001), in quanto i reati tributari sono stati commessi nell’interesse o a vantaggio delle stesse.

Conclusa l’indagine, il Pubblico Ministero ha emesso gli avvisi di conclusione delle indagini ai sensi dell’art. 415bis c.p.p. Il procedimento penale è ora nella fase dibattimentale presso il Tribunale di Milano.

Inoltre, utilizzando i dati raccolti durante le indagini e previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, i finanzieri hanno condotto tre distinte attività ispettive, rilevando un’imposta sul valore aggiunto dovuta di oltre 50 milioni di euro, ricavi non dichiarati per più di 37,2 milioni di euro e costi indeducibili relativi a fatture false per circa 14 milioni di euro.

Questa operazione si inserisce nell’azione costante della Guardia di Finanza contro le frodi fiscali e le condotte che pregiudicano il corretto uso delle risorse pubbliche, con l’obiettivo di recuperare il profitto illecito e tutelare le imprese e gli operatori economici onesti.

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