17 Giugno 2024 - 16.19

TAV a VICENZA – L’albero del Bosco Lanerossi può diventare monumentale

Il “liquidambar” di grandi dimensioni che sorge nell’area ex Lanerossi ha le caratteristiche per rientrare nell’elenco degli alberi monumentali.
Lo ha annunciato il sindaco Giacomo Possamai questa mattina a Palazzo Trissino, in sala degli Stucchi, in occasione dell’incontro del tavolo per il monitoraggio ambientale degli interventi previsti per la realizzazione della Tav, convocato dalla Regione Veneto.
All’appuntamento tecnico ha partecipato l’assessore all’ambiente, clima, protezione civile, dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin.

C’erano, inoltre, il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte dal passaggio della tratta e degli enti che si occupano degli aspetti prettamente tecnici.

L’incontro ha avuto come obiettivo la presentazione da parte di Iricav del piano di monitoraggio, verificandone i primi risultati e la valutazione del piano delle compensazioni. Il tavolo resterà la sede di discussione dello stato di avanzamento dei lavori e delle situazioni che possono causare impatti di carattere ambientale.

«Stamattina Iricav ha illustrato al tavolo un primo studio che chiederemo di presentare in Commissione Consiliare nelle prossime settimane, in modo tale che sia data costante attenzione e rilevanza pubblica all’attività di monitoraggio ambientale, che prevede la verifica degli inquinanti nelle acque, delle polveri sottili, dei rumori – commenta il sindacoPossamai -. In questo contesto abbiamo sollevato la questione delle due aree verdi dell’ex Lanerossi e di via Ca’ Alte, in merito alle quali nelle scorse settimane abbiamo incontrato in un primo tempo Civiltà del Verde e Italia Nostra, e successivamente anche Legambiente, WWF e Lipu, relativamente alla presenza del “liquidambar” e alla tutela della flora e della fauna presente in questi due siti. A tal fine, a seguito della segnalazione di Civiltà del Verde e Italia Nostra, abbiamo chiesto l’intervento dei Carabinieri Forestali, che hanno confermato le caratteristiche di monumentalità dell’albero, valutando le dimensioni dell’esemplare: 420 centimetri di circonferenza e un’altezza che va dai 18 ai 20 metri. Abbiamo quindi trasferito le informazioni alla Regione per l’iscrizione all’interno dell’elenco degli alberi monumentali, in quello regionale e poi in quello nazionale. Se la procedura andrà a buon fine, l’albero sarà salvato e non potrà quindi essere abbattuto. Questo sarebbe un primo passo di un obiettivo più ampio: stiamo chiedendo ad Iricav di restringere l’area di cantiere, per salvare un’ulteriore porzione di verde nell’area ex Lanerossi. Ricordiamo che, secondo il progetto definitivo, dei 16.000 mq oggetto di esproprio, 4.000 mq servono per realizzare opere mentre 12.000 mq sono destinati in un primo tempo ad area di cantiere, per poi essere consegnati alla città al termine dell’intervento in forma di parco pubblico, una volta terminata la ripiantumazione”.

«Abbiamo avviato anche una prima interlocuzione sulla compensazione di 108 mila euro versata da Iricav alla Regione – prosegue il sindaco -, che vorremmo che fosse riutilizzata per ulteriori reimpianti in città, andando a sommarsi alla ripiantumazione di 7 alberi per ogni pianta abbattuta, già prevista in progetto. In questo senso il tavolo tecnico con la Regione e il piano di monitoraggio saranno una strumento fondamentale per garantire il rispetto di tutte le prescrizioni e per gestire le criticità relative a cantieri che avranno un impatto pesante sulla città».

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