La Danimarca istituisce la tassa sulle emissioni degli allevamenti bovini, ma nel Paese si uccidono ancora il delfini
Gli agricoltori danesi saranno i primi al mondo a pagare una tassa sulle emissioni di gas serra prodotte dal loro bestiame. Il governo ha approvato questa misura pionieristica, mirata a ridurre l’impatto ambientale del settore agricolo. Questo in un Paese che presenta inquietanti chiaro-scuri.
La Danimarca, infatti, è al centro di accese polemiche internazionali a causa della tradizionale caccia ai delfini, conosciuta come “grindadráp”. Questa pratica, radicata nelle isole Faroe, un territorio autonomo danese, ha visto la cattura e l’uccisione di centinaia di delfini e globicefali.
Nel 2023, sono stati documentati numerosi episodi di caccia, con immagini e video che hanno suscitato l’indignazione di gruppi ambientalisti e dell’opinione pubblica globale. Nonostante le proteste e le richieste di abolizione di questa pratica, la caccia è proseguita anche nel 2024, alimentando ulteriormente il dibattito.
Le autorità faroesi difendono la caccia come una tradizione culturale e una fonte di sostentamento, sostenendo che viene regolamentata per garantire la sostenibilità. Tuttavia, gli attivisti per i diritti degli animali denunciano la brutalità della caccia e i suoi effetti devastanti sulla popolazione di delfini.
La pressione internazionale continua a crescere, con molte organizzazioni che chiedono al governo danese di intervenire per porre fine a questa pratica. La questione resta aperta, con il mondo in attesa di vedere se ci saranno cambiamenti significativi nella politica delle isole Faroe riguardo alla caccia ai delfini.
L’accordo, raggiunto lunedì sera dopo mesi di complesse trattative tra agricoltori, industria, politici e gruppi ambientalisti, prevede l’introduzione di una tassa iniziale di 120 corone (14 sterline) per tonnellata di emissioni di gas serra causate dal bestiame nel 2030. Questa tassa aumenterà a 300 corone per tonnellata entro il 2035.
I fondi raccolti da questa tassa saranno destinati a un fondo speciale per sostenere la transizione verde del settore zootecnico per almeno due anni dopo l’entrata in vigore della tassa.
“Stiamo scrivendo un nuovo capitolo nella storia dell’agricoltura danese,” ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, Jacob Jensen.