29 Luglio 2024 - 10.58

VICENTINO – Bici elettriche come motorini: maxi multa a due ciclisti

A prima vista parevano due normali biciclette a pedalata assistita, ma all’occhio vigile degli agenti non è sfuggita la sostanziale modifica apportata, ovvero l’installazione di un acceleratore a manopola. Il controllo e poi il sequestro dei due velocipedi “truccati” sono scattati la scorsa settimana, lunedì in zona San Vitale e venerdì ad Alte. In due distinte occasioni la Polizia Locale dei Castelli ha intimato l’alt ad altrettanti cittadini di origine straniera – rispettivamente un 31enne di nazionalità nigeriana residente a Montecchio Maggiore e un 36enne di nazionalità ghanese domiciliato in città – che stavano viaggiando a velocità sostenuta senza pedalare.

Gli accertamenti degli operatori hanno permesso di verificare che sulle bici era stato installato un acceleratore per attivare il motore elettrico, anche senza la pedalata del ciclista, spingendo il veicolo a una velocità superiore al limite imposto dalla norma. Infatti, per circolare regolarmente, un velocipede a pedalata assistita deve essere dotato di motore elettrico attivato dal movimento dei pedali. Il propulsore, su un mezzo regolare, si spegne ogniqualvolta il ciclista interrompe la pedalata, oppure in caso di raggiungimento della velocità di 25 km/h. La norma consente la presenza di un pulsante di attivazione del motore (o di un acceleratore a mano) purché il veicolo non superi la velocità di 6 km/h: un limite stabilito per legge al fine di consentire al ciclista di affrontare in sicurezza le aree interessate dalla presenza dai pedoni.

Gli uomini agli ordini del comandante Alessandro Rigolon hanno invece appurato, attraverso prove effettuate in un’officina specializzata, che l’acceleratore installato sulle due biciclette sottoposte al controllo consentiva ai ciclisti di superare di gran lunga il limite dei 6 km/h: girando la manopola arrivavano rispettivamente a 23 e 24 km/h di velocità massima. Con queste specifiche, la legge impone di qualificare tali veicoli non più come velocipedi, ma come ciclomotori. Di conseguenza, per potere circolare regolarmente, risulterebbero necessarie assicurazione, targa, immatricolazione e per il conducente casco e patente di guida. Perciò i veicoli sono stati sequestrati e i due “ciclisti” multati con quasi 5300 euro di sanzioni ciascuno. Questi recenti casi non sono isolati in quanto gli agenti hanno rilevato un episodio simile a maggio 2024 e altri cinque nel 2023.

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