Dagli Appennini alle Landes, ma francesi!
Nel luogo di cui vi parlo oggi bisogna arrivarci per caso.
Ed affermando ciò so di non dire tutta la verità, perché per un certo tipo di viaggiatori le Landes sono un vero e proprio paradiso, ma non sono certo fra le Regioni più battute dal turismo di massa.
Ecco svelata la location; le Landes di Guascogna.
Immagino che molti di voi, appassionati di storia, al solo sentire questo nome tornino con il pensiero ai fasti di Eleonora duchessa di Aquitania, o magari al più noto dei “cadetti di Guascogna”, quel D’Artagnan che Dumas rese immortale nei suoi “I tre moschettieri”.
Sono certo che tanti si staranno chiedendo: ma dove caspita sono queste Landes?
Presto detto: è un territorio della Francia sud occidentale, che si affaccia sull’Oceano Atlantico.
Per i più “precisini” confina a Nord con il Dipartimento della Gironda, del Lot e della Garonna a Nord est, col Gers a Sud-est, e dei Pirenei Atlantici a Sud.
Detta in parole povere si tratta di quella parte di Francia a sud di Bordeaux, che si incunea fra i Paesi Baschi spagnoli e l’Oceano.
Come ci sono arrivato?
Parliamo di parecchi decenni or sono, e provenendo dalla Provenza volevo andare a visitare Biarritz, che nell’800 era la spiaggia delle famiglie reali d’Europa.
Con l’occasione arrivai anche a San Sebastian, nota località marina dei Paesi Baschi spagnoli.
Con il tempo sono poi ritornato altre volte a San Sebastian, e ho potuto toccare con mano la crescita economica e lo sviluppo che ha avuto la Spagna dopo la caduta del Franchismo (in poche parole la San Sebastian, piuttosto triste e dimessa della mia prima volta, non assomiglia neanche lontanamente alla ricca e moderna città di oggi).
Tornando alle Landes, come dicevo stavo percorrendo le strade, allora piuttosto poco frequentate del Sud ovest della Francia in direzione Biarritz, quando arrivai in una regione che dava l’impressione di essere vuota, con foreste a perdita d’occhio, ed una volta arrivato all’Oceano spiagge sabbiose, dune e vento.
E’ chiaro che di primo acchito, dopo chilometri e chilometri dello stesso paesaggio, con qualche paesino ogni tanto, cominci a chiederti: ma dove sono finito?
Questa zona non ha nulla a che vedere con la Francia che conosco!
Allora ti informi un po’ (avrete capito che Internet ed i telefonini non c’erano ancora, e quindi non restavano che le mitiche Guide del Touring), e così scopri che il dipartimento delle Landes venne creato dopo la Rivoluzione francese , il 4 marzodel 1790, unendo diverse unità territoriali dell’Ancien Règime.
Fra il 1789 e il 1850 il territorio complessivo era coperto per circa il 60% da terre paludose e insufficientemente drenate.
Le Landes costituivano i pascoli per le greggi di ovini (nel 1850 ne venivano contati fra 900.000 e il milione), ed i pastori si muovevano, pensate un po’, su trampoli , che permettevano loro di spostarsi più agevolmente e con maggiore sicurezza in questi territori paludosi.
Avete capito che si trattava di un “postaccio”, malsano, dove imperava un’economia agro-pastorale, ed abitato da gente generalmente molto misera.
Finché a Parigi decisero che bisognava fare qualcosa, e così venne approvata il 19 giugno 1857 la “Legge per il risanamento e la messa a coltura delle Landes de Gascogne”.
Quindi si mise massicciamente mano a questi territori deserti, fatti di boscaglie e paludi, in gran parte inesplorati, bonificando le zone acquitrinose, e soprattutto piantando una quantità infinita di pini marittimi.
Risultato?
La più grande foresta artificiale d’Europa (artificiale ovviamente perché non naturale, ma frutto di piantumazione) che copre 1,5 milioni di ettari, circa il 66% dell’intero territorio.
In sostanza un intervento che ha prodotto una profonda trasformazione, rovesciando totalmente, in meno di un secolo, una cultura ed un’economia millenarie.
E così il sistema agro-pastorale delle Landes ha lasciato il posto all’industria della resinazione (in precedenza praticata solo nelle foreste naturali del litorale) e progressivamente a quella del legno.
Riassumendo in due parole, le Landes sono oggi un territorio che si estende approssimativamente per 100 chilometri lungo la costa sotto Bordeaux, e si inoltra all’interno per circa 50 chilometri.
Credo sia inutile che vi dica che la cosa che maggiormente colpisce nella Landes è il verde, dei pini marittimi ovviamente, ma anche di querce, olmi, tigli, castagni, ontani, lauri, corbezzoli, susini, meli, ciliegi.
Verde che viene continuamente “nutrito” dalla pioggia che cade spesso, data la vicinanza dell’Oceano.
A tal riguardo ricordo che durante il giorno io ho trovato un’alternanza continua fra pioggia sottile e successive schiarite.
Le spiagge poi sono uno spettacolo. Lunghe quasi a sembrare infinite, sabbiose, racchiuse fra alte dune ed il mare.
Se aggiungete il vento, praticamente sempre presente, non stupisce che le Landes siano considerate il Paradiso dei surfisti e meta estiva per eccellenza, in una terra che unisce i piaceri della spiaggia e dell’Oceano alla bellezza naturale della foresta, degli stagni, dei laghi dove poter nuotare in assoluta tranquillità.
Sono considerate anche la Mecca dell’idroterapia, con ben cinque stazioni termali; Dax, Saint-Paul-Lès-Dax, Eugénie le Bains, Préchacq-les-Bains e Saubusse le Bains.
Ovviamente con le spiagge ci sono anche rinomate località balneari, da Biscarrosse a Hossegor, a Vieux-Baucau, a Port d’Albret e Capbreton.
Percorrendo strade e stradine che attraversano le Landes ci si rende conto della presenza di molti campeggi, a testimonianza che si tratta di un territorio ideale per chi ama la natura e desidera immergersi in un ambiente particolare, forse unico in Europa.
Ma ci si rende anche conto che ci sono veramente tanti allevamenti di volatili, in particolare di anitre e di oche.
E se si parla di anitre a oche viene alla mente il fois gras, di cui la Francia è il maggior produttore mondiale.
E sapete qual è la regione che produce la maggior parte del fois gras francese?
Ovviamente le Landes.
Avrete certamente capito che oggi le Landes non sono più quella terra selvaggia in cui i pastori su muovevano sui trampoli (anche se li potete ammirare durante le numerose feste) ed in cui era normale morire di fame, di stenti e malattie.
Oggi il turismo è la principale fonte di ricchezza del dipartimento; turismo che si concentra principalmente lungo la costa oceanica, denominata Costa d’Argento.
Rimane la domanda finale?
Vale la pena andarci?
Avrete capito che è difficile “trovarsi da quelle parti”.
Sia che ci si trovi in Provenza o nella Spagna del Nord, per arrivare nelle Landes bisogna fare un bel po’ di chilometri, e quindi bisogna volerlo; bisogna cioè voler visitare una terra che può offrire solo tranquillità, silenzi, natura, buon cibo.
Se questo è ciò cercate in una vacanza, uno stacco dalla frenesia delle location turistiche più frequentate, le Landes fanno certamente per voi.
Umberto Baldo