18 Settembre 2024 - 10.43

Nel Vicentino imperversa il lupo: la scorsa notte altre due predazioni

Il lupo non dà pace agli animali al pascolo nelle montagne e colline del Vicentino. La conta dei danni si fa sempre più amara per gli allevatori che hanno deciso, ad inizio stagione, di portare le proprie vacche, capre e pecore in alpeggio, in virtù del rispetto del benessere animale e, naturalmente, per assicurare ai consumatori prodotti di alta qualità.

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L’altra notte, infatti, sono state predate due aziende dell’Alto Vicentino, rispettivamente l’azienda agricola Aidi di Flavio Sartore, che pascolava a Malga Zolle di Dentro, nel territorio comunale di Arsiero e l’azienda agricola Grattanuvole di Alice Pertile, che pensava di aver garantito l’incolumità alle proprie capre ed agnelli, a Valli del Pasubio, in un recinto elettrificato con dispositivi della Regione del Veneto.

Decisamente colpito dell’accaduto Flavio Sartore, socio storico di Coldiretti Vicenza, che non lascia spazio a dubbi: “Il primo giorno utile porterò i miei animali in pianura, perché qui la situazione è troppo complessa. E per il prossimo anno dovrò fare opportune valutazioni prima di decidere se tornare in malga, pur con la consapevolezza che qui gli animali stanno meglio e producono un latte di alta qualità”.

Il territorio dove è situata Malga Zolle di Dentro, che l’altra notte ha perso una vacca gravida di due anni, è profondamente cambiato, anche per effetto della presenza dei cinghiali. “Il rimboschimento e la presenza dei cinghiali sono altri due problemi a fronte dei quali non si prospetta una semplice e rapida soluzione, nonostante le perduranti denunce mosse da anni da Coldiretti Vicenza. I cinghiali, in particolare, stanno divorando tutto il fieno vicino alle stalle, quindi i nostri animali si allontanano le strutture esponendosi così ad un maggior rischio di predazione, in quanto sparpagliati in un’area molto vasta di competenza della malga”.

Proteggere gli animali in alpeggio è praticamente impossibile. “La mia azienda porta in malga 40 vacche e 100 tra capre e pecore. Mentre gli ovicaprini di notte sono stipati nella stalla – conclude Sartore – per le vacche non c’è posto, in quanto la struttura ha una modesta dimensione, quindi trascorrono la notte all’aperto, come sarebbe normale in un territorio non così densamente popolato dai carnivori”.

Nella notte, però, è stata colpita anche l’azienda agricola Grattanuvole di Alice Pertile, nel territorio comunale di Valli del Pasubio. “Abbiamo perso tre agnelloni – spiega la giovane allevatrice e veterinaria dell’Alto Vicentino – un danno importante per la nostra piccola azienda, che si traduce nell’aver vanificato il lavoro di un anno relativamente a questo ramo dell’attività imprenditoriale. Abbiamo 70 capre da latte ed una limitata quantità di pecore da carne, che pascolano nell’area dove il lupo ha predato tre nostri agnelloni”.

Un’area, quella in cui il lupo ha predato i tre agnelloni, protetta dai dispositivi previsti dalla Regione del Veneto e, per di più, in una contrada abitata, nel quartiere di Savena. “La nostra amarezza è grande – conclude Alice Pertile – in quanto abbiamo fatto tutto il possibile per proteggere i nostri animali, che si trovavano all’interno di un recinto con rete elettrificata, con elettrificatore correttamente collegato alla rete elettrica, fornita dalla Regione del Veneto, nell’ambito di un apposito bando al quale abbiamo partecipato e che è ancora attivo”.

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