Nel Vicentino il primo caso di febbre Dengue autoctono del Veneto: sindaco emette ordinanza
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Oggi, il Sindaco di Malo, Moreno Marsetti, ha emesso un’ordinanza urgente a seguito di un caso confermato di infezione da virus Dengue nella zona di Molina, una frazione del comune vicentino. L’infezione è stata accertata dalle autorità sanitarie locali, spingendo l’amministrazione a prendere misure immediate per contenere la diffusione del virus, trasmesso dalle zanzare del genere Aedes. Il caso segnalato – come riportato nel bollettino regionale presente in questo articolo – è un giovane di 20 anni residente nell’Azienda Ulss 7 Pedemontana al momento ricoverato in ospedale ma in miglioramento.
L’ordinanza prevede interventi di disinfestazione sia in aree pubbliche che private, interessando una parte della frazione di Molina. I trattamenti di disinfestazione, che dureranno per tre giorni consecutivi, saranno mirati a ridurre la popolazione di zanzare portatrici del virus.
La popolazione è stata informata di alcune precauzioni fondamentali durante il periodo dei trattamenti, tra cui il mantenimento di finestre e porte chiuse per prevenire l’ingresso di insetticidi all’interno delle abitazioni. Le autorità raccomandano inoltre di evitare l’esposizione prolungata all’aria esterna durante i trattamenti.
L’obiettivo principale dell’intervento è contenere immediatamente la diffusione del virus e proteggere la popolazione locale, con un focus particolare sulla prevenzione di ulteriori casi di febbre Dengue. La collaborazione dei residenti è ritenuta cruciale per il successo dell’operazione.
Ecco il bollettino regionale
Ieri è stato notificato il primo caso autoctono di dengue del 2024 nella nostra regione. A livello nazionale altre regioni hanno già registrato nel corso di questa stagione focolai autoctoni di questa malattia (Emilia-Romagna, Lombardia, Marche e Toscana). Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha segnalato un progressivo aumento dei casi autoctoni di malattia in Europa dal 2010, legati all’aumento dei viaggiatori internazionali, al cambiamento climatico e all’introduzione di nuovi vettori. Già nell’estate del 2020 si era registrato in Veneto un focolaio di dengue con 10 casi autoctoni identificati. Nel 2023 si erano registrati focolai autoctoni in Lombardia e in Lazio.
Il caso segnalato è un giovane di 20 anni residente nell’Azienda Ulss 7 Pedemontana al momento ricoverato in ospedale ma in miglioramento. È già stata attivata un’approfondita indagine epidemiologica da parte del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’Azienda Ulss ed è stato attivato un monitoraggio specifico della zanzara tigre locale. A seguito della notifica, il SISP ha tempestivamente messo in atto le azioni previste dalla DGR 346 del 4.04.2024: sopralluogo conoscitivo nel raggio di 200 mt dall’abitazione per valutare, congiuntamente con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), la presenza della zanzara tigre.
È stata inoltre attivata, come da protocollo, una disinfestazione straordinaria preventiva che prevede interventi larvicidi (eliminazione delle larve), adulticidi (uccisione delle zanzare adulte). È stata avviata anche un’attività porta a porta presso le abitazioni private della zona interessata per verificare se ci sono condizioni di rischio per la proliferazione della zanzara.
Il SISP ha previsto un’informativa ai Medici di medicina generale e ai Pediatri di libera scelta del territorio affinché rafforzino la sorveglianza in presenza di sintomatologia sospetta per dengue.
Ad oggi non si sono verificati in Veneto altri casi autoctoni di febbre Dengue, Chikungunya, Zika virus, Usutu virus e febbre Oropouche. Sono stati invece confermati 131 casi autoctoni di West Nile virus, di cui 76 febbri, 41 forme neuro invasive e 14 donatori; 21 casi autoctoni di encefalite trasmessa da zecca (TBE), 9 casi autoctoni di Toscana virus e 11 casi autoctoni di Malattia di Lyme.
Nonostante le temperature siano attualmente in calo, la stagione vettoriale non si è ancora conclusa ed è necessario continuare a mantenere alta l’attenzione, proteggendosi con i repellenti cutanei, evitando la proliferazione delle larve di zanzara nelle raccolte d’acqua e utilizzando idonei repellenti cutanei.
Si ribadisce inoltre l’importanza di consultare il servizio di medicina dei viaggi delle Aziende ULSS prima della partenza per un viaggio e di consultare il proprio medico di base al rientro in caso di presenza di sintomi.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare la campagna di comunicazione mirata sulla prevenzione delle malattie trasmesse da vettore e in particolare delle arbovirosi, promossa dalla Regione Veneto con pubblicazioni periodiche nei principali social e con informazioni dedicate sul sito regionale (https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi), delle Aziende ULSS e dei Comuni del territorio.