10 Ottobre 2024 - 10.44

Uragani nel Nord Atlantico: ecco i complottisti

L’uragano Helene ha scatenato una tempesta non solo in termini meteorologici, ma anche nel mondo dell’informazione e della disinformazione. Gli specialisti parlano di un fenomeno mai visto prima: oltre al numero record di uragani nel Nord Atlantico, l’evento è stato accompagnato da un’ondata di teorie del complotto. Strumentalizzato dai candidati alle elezioni presidenziali americane, il maltempo è stato visto da alcuni come prova che il clima viene manipolato dall’uomo. Al centro di queste teorie si trova il programma di ricerca americano HAARP, che studia la ionosfera.

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Riscaldamento globale e un accordo scientifico senza precedenti

I meteorologi e gli scienziati attribuiscono l’eccezionale attività degli uragani al riscaldamento globale. Le temperature più elevate degli oceani forniscono “carburante” agli uragani, consentendo loro di spingersi in acque che in precedenza non erano sufficientemente calde per sostenere tali tempeste. Guillaume Woznica, meteorologo, sottolinea che questi eventi sono una conseguenza diretta del cambiamento climatico, come già evidenziato da numerosi studi, compresi quelli del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC).

Teorie del complotto su HAARP

Nonostante il consenso scientifico, le teorie del complotto continuano a proliferare. Molti credono che HAARP, il “Programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza”, possa manipolare il clima o addirittura causare terremoti. Messaggi virali su social media hanno accresciuto la diffusione di queste teorie, come quella del suprematista bianco Sam Parker, che ha suggerito che HAARP possa alterare il clima su larga scala. “HAARP può cambiare il clima e provocare terremoti. Immaginate cosa possono fare adesso”, scrive ad esempio Sam Parker(nuova finestra), un suprematista bianco che non è riuscito costantemente a farsi eleggere alle elezioni, in un post visto più di 840.000 volte. Nell’ultima settimana sono stati pubblicati su X più di 188.000 messaggi contenenti questa parola chiave, di cui più di 50.000 solo nella giornata del 7 ottobre, secondo lo strumento di analisi Visibrain

La realtà scientifica dietro HAARP

In realtà, HAARP è un programma scientifico volto a studiare la ionosfera, quella parte dell’atmosfera situata tra i 60 e i 1000 km di altitudine. Le onde elettromagnetiche emesse dal programma sono utilizzate per la ricerca sulle comunicazioni radio e sulla sorveglianza, non per modificare il clima. L’Università dell’Alaska Fairbanks, che gestisce il programma dal 2015, ribadisce che HAARP non è in grado di provocare fenomeni naturali estremi come uragani o terremoti. Gli effetti artificialmente indotti si dissipano rapidamente, rendendo impossibile qualsiasi impatto a lungo termine sulla Terra.

Gli scienziati, tra cui quelli dell’Università dell’Alaska, continuano a spiegare che queste teorie del complotto sono infondate. Tuttavia, il mito persiste, alimentato dalla paura e dalla disinformazione online.

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