La strana sindrome dell’autoproduzione di birra: essere ubriachi senza bere alcol
Mal di testa, vertigini, sensazione di ubriachezza e alito che odora di alcol: questi sintomi sono tipici di un’intossicazione da alcol dopo una serata di eccessi. Tuttavia, possono manifestarsi anche in persone che non hanno consumato alcol. Questo raro fenomeno è noto come “sindrome dell’autobirrificio” o “sindrome della fermentazione intestinale”.
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Una sindrome rara
Il primo caso di autofermentazione è stato segnalato nel 1948 in un bambino africano di cinque anni, e la sindrome è stata descritta negli anni ’50 da scienziati giapponesi. Si tratta di un fenomeno molto raro e poco documentato. Uno studio pubblicato nel dicembre 2020 sulla rivista Analytical and Clinical Toxicology spiega che la sindrome è causata dalla produzione endogena di etanolo nel tratto intestinale a causa della fermentazione dei carboidrati da parte dei lieviti. I pazienti possono arrivare a presentare livelli di etanolo nel sangue superiori a 4 g/L.
Secondo i ricercatori, un consumo eccessivo di carboidrati è spesso collegato a questa produzione anomala di etanolo, e la terapia antibiotica prolungata, che altera il microbiota intestinale, può favorire la proliferazione di lieviti responsabili della fermentazione.
Sintomi e conseguenze
Le persone affette da questa sindrome presentano sintomi simili all’intossicazione da alcol: mal di testa, stanchezza cronica, mal di stomaco, nausea e una sensazione generale di ubriachezza, oltre all’alito alcolico. Questi pazienti possono subire ripercussioni sociali, mediche e legali simili a quelle dell’abuso di alcol, come il fallimento dei test alcolici, con conseguenze significative sulla loro vita quotidiana.
Secondo il professor Jean-Claude Alvarez, “le persone che presentano segni costanti di alcol nel sangue devono spesso lottare per dimostrare di non bere di nascosto e superare vari esami”. Attualmente, non sono stati segnalati casi di questa sindrome in Francia.