Veneto – Prima la lite in stazione poi calci e pugni al personale sanitario. Arrestati con aggravante dopo il decreto sicurezza. Zaia: “Vergognosa aggressione”
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Ennesima violenta aggressione al personale sanitario in un ospedale del Veneto. Prima una lite di fronte alla stazione di Verona Porta Nuova poi gli eccessi al pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento, dove sono stati coinvolti anche due infermieri. È accaduto venerdì 8 novembre intorno alle 19. L’episodio è stato segnalato dal sindacato Uil Fpl Verona, che sottolinea il crescente rischio per i lavoratori della sanità.
L’incidente è cominciato con l’arrivo di due giovani feriti, trasportati in pronto soccorso dopo una lite nel piazzale della stazione. Entrambi i ragazzi, in evidente stato di alterazione, sono stati affidati al personale infermieristico. La situazione, già critica per il rallentamento del sistema informatico e la mancanza di sorveglianza dopo le 16, è presto degenerata, sfociando in un’aggressione fisica. Due infermieri, intervenuti per fermare la rissa, sono rimasti feriti, ma le forze dell’ordine sono riuscite a bloccare e arrestare gli aggressori. In seguito all’aggressione, le forze dell’ordine sono intervenute arrestando i responsabili in flagranza di reato, applicando il decreto-legge 1° ottobre 2024, n. 137, che ha introdotto misure più severe contro le aggressioni al personale sanitario.
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La Uil Fpl Verona ha sollecitato misure urgenti per garantire la sicurezza del personale, chiedendo il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nei pronto soccorso cittadini e l’adozione di un protocollo specifico per contrastare gli episodi di violenza.
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“Condanno con assoluta fermezza l’episodio di violenza avvenuto venerdì scorso al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgo Trento a Verona. È inaccettabile che chi dedica la propria vita alla cura e al soccorso degli altri debba trovarsi a fronteggiare atti di violenza, mentre svolge il proprio dovere con professionalità e dedizione” ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.
“Esprimo piena solidarietà agli operatori sanitari coinvolti, ai quali va il mio sostegno e il ringraziamento di tutta la comunità veneta. Episodi come questi non solo feriscono fisicamente le vittime, ma colpiscono la dignità e la sicurezza dell’intero sistema sanitario. Lavoriamo ogni giorno per migliorare i nostri servizi di assistenza e tutela della salute dei cittadini, e non tollereremo che tali gesti violenti minino la serenità e la sicurezza degli operatori” ha aggiunto il Presidente.
Zaia ha infine sottolineato l’importanza del nuovo decreto-legge contro le aggressioni al personale sanitario, recentemente applicato dalle forze dell’ordine nell’arresto degli aggressori. “Ribadiamo il nostro impegno nel garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutto il personale sanitario. È essenziale che la legge intervenga con severità contro chi mette a rischio la sicurezza dei nostri ospedali e dei suoi lavoratori. La normativa va applicata con il massimo rigore e, se necessario, anche inasprita per garantire protezione totale agli operatori che quotidianamente si occupano della salute dei cittadini.”