I sikh restaurano la casa natale di Sonia Maino Ghandi a Lusiana
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Ripulita, restaurata e riportata al suo antico splendore, la casa natale di Sonia Gandhi, nata Sonia Maino, figura di spicco della politica indiana, è pronta a raccontare la sua storia. Situata nei borghi di Lusiana, sull’Altopiano di Asiago, l’abitazione è stata acquistata e restaurata dalla comunità sikh italiana, composta da circa 150 mila persone, in un progetto che ha richiesto quattro anni di lavoro.
L’iniziativa porta la firma di Kang Sukhdev Singh, rappresentante della comunità sikh in Italia, nota per il suo impegno nelle aziende agricole di Veneto e Lombardia. Dopo aver scoperto l’abitazione, Kang ha coinvolto la comunità, ricevendo il mandato di acquistarla e trasformarla in un museo vivo e accessibile, dedicato alla memoria della famiglia Maino.
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La casa: un simbolo di storia e cultura
L’abitazione, una modesta costruzione di pietra dell’Ottocento, si sviluppa su tre piani, ciascuno con una camera da letto di 30 metri quadrati. La cucina conserva il fascino rustico della tradizione. I mobili originali sono stati restaurati e tirati a lucido, contribuendo a ricreare l’atmosfera autentica della casa natale di Sonia Gandhi, che il prossimo 9 dicembre festeggerà 78 anni.
Un museo e un ponte tra culture
L’inaugurazione è fissata proprio per il compleanno di Sonia Gandhi. Sarà presente? Kang Sukhdev Singh lascia intendere un possibile ritorno: «Lei sa tutto, anche i suoi figli sono al corrente. Credo che torneranno tutti presto. Il 2025 sarà l’anno giusto».
La casa restaurata diventa così un ponte simbolico tra due culture, un luogo di incontro e memoria che celebra le radici italiane di una delle personalità più influenti dell’India contemporanea.
Chi è Sonia Maino
Sonia Gandhi (nata Edvige Antonia Albina Maino, 9 dicembre 1946, Lusiana, Italia) è una politica indiana di origini italiane. Cresciuta in Veneto, si trasferì nel Regno Unito per studiare inglese, dove conobbe Rajiv Gandhi, figlio della prima ministra indiana Indira Gandhi. I due si sposarono nel 1968 e si stabilirono in India, dove Sonia abbracciò la cultura e la cittadinanza indiana.
Dopo l’assassinio di Rajiv Gandhi nel 1991, Sonia inizialmente si tenne lontana dalla politica, ma nel 1998 assunse la guida del Partito del Congresso Nazionale Indiano, rilanciandolo come una delle principali forze politiche del Paese. Durante il suo mandato, è stata artefice di diverse vittorie elettorali, inclusa la formazione del governo dell’Alleanza Progressista Unita nel 2004 e 2009.
Considerata una delle donne più influenti dell’India, è nota per la sua discrezione, il pragmatismo politico e l’impegno per il progresso sociale ed economico. Vive a New Delhi ed è madre di Rahul e Priyanka Gandhi, entrambi attivi in politica.