Eletto il nuovo presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA di Vicenza
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Ilaria Fabiola Tabone è la nuova presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Vicenza. Amministratore delegato e co-titolare dell’azienda Molino Rossetto Livio, specializzata nella molitura di cereali, oltre che nella produzione di energia e nei servizi per la gestione delle centrali idroelettriche, nel corso degli anni ha affiancato alla propria carriera di imprenditrice un impegno costante nel mondo dell’associazionismo, sia imprenditoriale (è presidente della sezione Alimentari e Bevande di Confindustria Vicenza) sia in ambito sociale, con una particolare attenzione per le problematiche legate all’imprenditoria femminile e all’inclusione sociale.
«Nelle prossime settimane definiremo il programma in dettaglio del Comitato – spiega la neo-presidente Tabone – ma sicuramente uno spunto importante può arrivare dai casi di donne che hanno saputo trasformare pregiudizi e vecchi retaggi culturali in punti di forza, diventando competitive e a volte portando anche idee innovative nei mercati. Anche prendendo ispirazione da queste esperienze, l’obiettivo è supportare le iniziative imprenditoriali femminili e accompagnare le donne nel percorso di sviluppo delle loro imprese, mettendo loro a disposizione gli strumenti per migliorare le strategie di marketing, ottimizzare la comunicazione con i clienti e altre opportunità di innovazione. Credo in un mercato del lavoro più giusto e più equo, che sappia premiare il merito e dunque aperto ai talenti femminili nella prospettiva di costruire un futuro più inclusivo».
Insieme alla neo-presidente Ilaria Fabiola Tabone, la Giunta della Camera di Commercio di Vicenza ha nominato anche gli altri componenti del Comitato Imprenditoria Femminile: Massimo Chiovati, Roberta Cozza, Silvia Fiorin, Marisa Lunardon, Carla Marcheluzzo, Azzurra Marzari, Maria Elena Tosetto, Mirka Pellizzaro, Sergio Taurino, Ivana Zamperetti e Cristina Zen. Il nuovo Comitato resterà in carica per i prossimi quattro anni.
L’invio dei lavori da parte del nuovo Comitato arriva in un momento in cui le imprese femminili vicentine mostrano una flessione, ma anche una capacità di resilienza sopra la media. Infatti nel 2023 lo stock delle imprese femminili è diminuito per il secondo anno consecutivo, ma a Vicenza il calo è stato limitato e inferiore a quello del totale delle imprese. Infatti a fronte di una diminuzione dello 0,9% a livello nazionale e dello 0,7% a livello regionale, nella provincia di Vicenza la flessione delle imprese femminili è stata più contenuta (-0,2%). In percentuale, il dato è migliore rispetto a quello del totale delle imprese (-0,8%). Di conseguenza, la quota delle imprese femminili risulta ancora inferiore al dato nazionale e veneto, ma in leggera salita da 19,8% a 20,0%.
Per quanto riguarda i settori di attività, la partecipazione femminile registra le punte più elevate nei servizi alle persone e nelle attività di alloggio e ristorazione. In particolare, fra le circa 3.500 imprese vicentine impegnate nelle altre attività di servizi, l’incidenza femminile tocca il 61,9%, mentre fra le quasi 5.000 dell’alloggio e ristorazione la quota femminile è del 31,2%. Altri settori dove è significativa la presenza di imprese femminili sono il commercio (21,3%), l’agricoltura, le attività di comunicazione, l’immobiliare, le attività professionali e la sanità.
Sembra inoltre che l’imprenditrice vicentina sia sovente straniera e giovane. La componente femminile è infatti notevole nelle imprese straniere: nella provincia di Vicenza, 1.928 imprese straniere sono femminili, pari al 24,3% del totale. Fra le imprese giovanili, invece, il 28,1% è femminile, 1.564 in valore assoluto.