10 Gennaio 2025 - 16.22

Veneto – Venne sfrattato da un’abitazione di un militante dei centri sociali. Esposto del sindaco per fare chiarezza

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

CLICCA QUI

“La circostanza che nella città che amministro, nel 2024, un uomo possa morire di freddo e di stenti nell’indifferenza generale è qualcosa che non posso accettare”. Con queste parole, il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha annunciato la presentazione di un esposto alla Procura di Treviso per far luce sulla morte di Marco Magrin, un 53enne originario di Camposampiero (Padova), trovato senza vita il 30 novembre scorso in un garage a Monigo.

Il documento, che sarà depositato nei prossimi giorni, chiede di chiarire le circostanze che hanno portato Magrin a trovare rifugio nel garage, dopo aver lasciato – o essere stato costretto a lasciare – l’appartamento in cui viveva, di proprietà di A. B., membro dell’associazione Caminantes e del centro sociale Django.

I punti chiave dell’esposto

Il sindaco Conte solleva diverse questioni cruciali:

  1. Modalità di sfratto: Magrin, descritto come un onesto lavoratore che percepiva uno stipendio, sarebbe stato estromesso dall’appartamento senza seguire le procedure previste dalla legge. Il sindaco ricorda che anche in caso di morosità, il proprietario non può liberare un alloggio senza passare per un giudice, poiché tali azioni potrebbero configurare il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante violenza sulle persone.
  2. Controllo del garage: L’esposto chiede di verificare chi fosse responsabile della sorveglianza del garage dove Magrin aveva trovato rifugio in condizioni igienico-sanitarie precarie, e perché nessuno abbia segnalato la sua presenza.
  3. Responsabilità e omissioni: L’obiettivo è accertare se Magrin abbia lasciato volontariamente l’appartamento o se sia stato costretto a farlo, e se siano state rispettate tutte le normative. Nel caso di irregolarità, il Comune chiede di identificare eventuali responsabili, incluso chi non ha segnalato la presenza del 53enne nel garage.

Un dramma silenzioso

L’esposto ricostruisce la tragica vicenda di Magrin, che viveva in un appartamento “pare regolarmente condotto in locazione” e lavorava. Tuttavia, a un certo punto avrebbe incontrato difficoltà nel pagamento dell’affitto. Per “pudore”, non avrebbe informato i servizi sociali del Comune della sua situazione, trovandosi costretto a cercare rifugio nel garage, dove dormiva all’interno della sua auto.

Il sindaco sottolinea l’importanza di fare chiarezza su questa vicenda e, in caso di irregolarità, di garantire giustizia a Magrin, anche attraverso l’eventuale nomina di un curatore speciale o il coinvolgimento dei familiari.

VIACQUA
MOSTRA BASSANO
Whatsapp Tviweb
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VIACQUA
MOSTRA BASSANO
VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA