13 Gennaio 2025 - 15.23

Paura dell’altezza: come far fronte a questa fobia da non confondere con la vertigine che preoccupa una persona su 20

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Per alcuni, osservare Milano dall’alto del Pirellone è un piacere; per altri, invece, rappresenta una sfida insormontabile. La paura delle altezze, nota come acrofobia, colpisce tra il 3% e il 6% della popolazione, trasformandosi talvolta in una vera e propria limitazione.

L’acrofobia è definita come una paura irrazionale ed eccessiva delle altezze, considerata un disturbo d’ansia. Questa condizione si manifesta con sintomi come ansia, sudorazione, palpitazioni e persino paralisi quando si affrontano situazioni come salire su una scala o avvicinarsi a un balcone. Lo psicologo Vincent Trybou, intervistato dalla rivista Santé, spiega che il cervello di chi soffre di questa fobia tende a immaginare scenari catastrofici. “Ad esempio, se una persona si trova su un ponte, potrebbe convincersi che il guardrail cederà, alimentando l’ansia e rafforzando l’idea che la situazione sia pericolosa”, afferma l’esperto.

È importante distinguere l’acrofobia dalle vertigini: mentre queste ultime hanno origine fisiologica, la paura delle altezze ha radici psicologiche. Secondo gli psicologi, identificare la causa della fobia è cruciale. Può derivare da un trauma passato, come una caduta, da un temperamento particolarmente ansioso o da avvertimenti eccessivi ricevuti durante l’infanzia.

Soluzioni per superare l’acrofobia

Per affrontare questa paura, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è tra le opzioni più efficaci. Questa tecnica aiuta a modificare i comportamenti problematici attraverso un apprendimento graduale, consentendo alla persona di sostituire le reazioni fobiche con altre più funzionali. Anche l’ipnosi e la tecnica EMDR (desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) possono rivelarsi utili.

“È fondamentale affrontare gradualmente le situazioni temute per mostrare al cervello che non sono pericolose, interrompendo così i meccanismi di ansia”, spiega Trybou.

Altre tecniche includono la sofrologia, la meditazione e l’uso della realtà virtuale. Il dottor Vincent Valinducq sottolinea che i visori per la realtà aumentata possono offrire un valido supporto, permettendo alle persone di confrontarsi in modo sicuro con le proprie paure.

Superare l’acrofobia richiede pazienza e un percorso terapeutico mirato, ma con gli strumenti giusti è possibile riconquistare sicurezza e serenità.

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