VENETO – 23 sindaci dell'OVEST VICENTINO in rivolta contro Renzi, ecco perché…
Autentica rivolta dei sindaci dell’Ovest Vicentino contro la riforma elettorale che introduce i collegi plurinominali e congloba 23 Comuni vicentini con il Veronese.
I collegi plurinominali, sono le circoscrizioni elettorali che durante una votazione esprimono due o più seggi, a differenza dei collegi uninominali. Nella nuova legge elettorale a ogni collegio «è assegnato un numero di seggi non inferiore a tre e non superiore a sei» e ciascuna lista non può essere formata da un numero di candidati superiore ai seggi assegnati.
Qual è il motivo della protesta?
Il nuovo collegio plurinominale Veneto 5 dovrebbe raggruppare diversi Comuni Veronesi, da Villafranca a Legnago e i 23 Comuni dell’Ovest Vicentino, da Creazzo a Zovencedo, da Arzignano a Lonigo. Una modifica della rappresentatività che potrebbe penalizzare fortemente il territorio vicentino inserito in un contesto a forte trazione veronese.
I sindaci hanno così sottoscritto una formale protesta rivolta al presidente del Consiglio Matteo Renzi e per conoscenza al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e ai parlamentari vicentini, molti dei quali del PD e al Governo proprio con Renzi.
Molti dei Comuni interessati, evidenzia la nota, appartengono alla cintura urbana di Vicenza e verrebbero proiettati nel Veronese, come pure la zona di Arzignano e Montecchio, sede di numerosi importanti distretti economici.
Una modifica che andrebbe in contrasto con la norma che impone uniformità del bacino elettorale e omogneità economica, sociale e culturale. Chiedono quindi che l’Ovest Vicentino torni ad essere Vicentino elettoralmente e sia inserito nel collegio provinciale Veneto 2.