Felice Maniero a Report: “Querela alla Gabanelli”
E’ notizia recente della forte indignazione da parte dell’ex boss della Mafia del Brenta Felice Maniero per la ricostruzione della morte della figlia (datata 2006) da parte della conduttrice di Report, Milena Gabanelli, nella puntata che sarà in onda proprio domenica prossima, 15 novembre.
In una recente comunicazione all’Ansa ha dichiarato «Non ho mai asserito di non credere al suicidio di mia Figlia. Ho seguito dettagliatamente tutte le indagini, dal primo giorno che l’ho saputo. Indagini, da parte di tutti gli inquirenti, eseguite con una professionalità impressionante. Visto che sono stato invitato domenica prossima in trasmissione accetto l’invito!»
«Ho fatto quasi vent’anni di galera, ho smantellato la banda che teneva sotto controllo il Nord Italia, che cosa posso fare ancora perché mi lasciate in pace? Non tanto me, ma la mia famiglia, i miei figli e la mia compagna. Che c’entrano loro con il bandito Felice Maniero? E poi che informazione è mai questa che si basa sul sentito dire di un balordo? Uno che dice di aver origliato una chiacchiera in carcere sull’omicidio di mia figlia. E naturalmente non vuol dire da chi l’ha sentita. Non ho mai querelato un giornalista in vita mia e ne ho letto di cotte e di crude su di me, ma adesso basta, querelo tutti. Non per difendere me, ma la mia famiglia. La polizia è venuta ad avvertirmi che è costretta a ridarmi la sorveglianza perché teme che mi possa succedere qualcosa».
E continua: «Dieci anni dopo salta fuori una persona mai vista o conosciuta, che dice di aver sentito in galera una conversazione tra tre miei uomini che parlavano dell’omicidio di mia figlia. Ecco lo scoop, una vigliaccata. Report dà credito a gente del genere, sarebbe ridicolo se non fosse tragico».
«La Gabanelli mi deve credere quando dico di avere una certa esperienza nel settore e nella malavita: non si parla di un omicidio davanti ad un perfetto sconosciuto. Anche se è un compagno di cella. Non solo, se il suicidio di mia figlia Elena fosse stato un omicidio commesso dalla mia ex banda, il segnale sarebbe stato chiaro. Per me e per tutti. Così si usa nelle bande criminali. Che logica ha un avvertimento che non capisce nessuno? Carabinieri, polizia, magistratura e il sottoscritto, sulla base del diario di mia figlia, non hanno avuto alcun dubbio sul suicidio. Io avrei dato credito all’ipotesi dell’omicidio. Ma quando mai?»
“Felicetto” ha inoltre aggiunto inoltre di essere disponibile a delineare quello che ad oggi è il suo lavoro. secondo la Gabanelli in una società intestata al figlio che si occupa di sistemi di filtraggio dell’acqua.
Accusato dalla conduttrice di sfuggire al confronto Maniero ha replicato: «Domenica ci sarò certamente!».