17 Dicembre 2015 - 16.07

VICENZA – SMOG: record di Pm10 (la lettera di Variati ai sindaci)

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Nel giorno in cui Variati emette l’ordinanza antismog con la stretta sui veicoli e soprattutto sul riscaldamento registriamo il picco massimo stagionale per le pm10 a Vicenza. Ieri giornata nera con un valore di 112 microgrammi per metro cubo. E’ la terza volta che succede a dicembre (accadde il 2 ed il 4 di questo mese). La soglia di ‘aria pessima’ (100 microgrammi) è stata ampiamente superata, favorita dalle condizioni meteo con mancanza di precipitazioni e vento e persistere di foschie nelle ore serali e notturne. Una piaga che interessa tutta la pianura padana. Anche a Padova (122), Rovigo e Venezia (111) non si sta meglio. Pubblichiamo qui la lettera inviata dal presidente della Provincia di Vicenza, Achille Variati, ai sindaci vicentini, nella quale vengono ribadite le direttive dell’ordinanza che riguarda Vicenza.

 

Gentile Collega, come già anticipato, il grado di inquinamento atmosferico di questo ultimo periodo è divenuto preoccupante e le previsioni meteorologiche non prevedono variazioni nelle prossime settimane. La normativa attribuisce ai Sindaci, in qualità di autorità sanitaria locale, la responsabilità, anche penale, di adottare provvedimenti atti a tutelare la salute dei nostri cittadini. Qualsiasi azione che ciascuno di noi prendesse isolatamente avrebbe tuttavia un effetto assai limitato sulla diffusione degli inquinanti. Necessita pertanto l’adozione di provvedimenti comuni per un’efficace tutela dei nostri cittadini. I dati dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV)1 indicano un continuo ed ampio superamento dei limiti di legge dei valori delle polveri sottili (PM10 e PM 2,5) ed il quadro normativo in perenne divenire non aiuta a fare chiarezza e ad assegnare agli Enti superiori il compito di affrontare tale questione quanto meno di livello regionale. Certa quindi resta la nostra responsabilità di Sindaci. A tutela della salute dei nostri cittadini Ti invito, sentiti gli organi tecnici di ARPAV ed USL, ad adottare un’ordinanza contingibile ed urgente per il periodo più critico fino al 31 gennaio 2016 (salvo cambiamenti meteorologici), con l’obiettivo di un’azione unitaria e compatta di livello provinciale, secondo lo schema allegato. Nel frattempo sarà mia cura interessare la Regione affinché assuma un coordinamento regionale su questa problematica. Come indicate nella proposta di Piano d’Azione inviata a seguito del Tavolo Tecnico Zonale riunitosi in Provincia lo scorso 13 novembre scorso le azioni principali da adottare sono: 1. il divieto dell’abbrucciamento delle ramaglie;
1 Consultabili sul sito istituzionale: http://www.arpa.veneto.it/arpavinforma/bollettini/aria/rete_pm10.php 
2. il divieto di utilizzare camini chiusi, stufe e qualunque altro apparecchio domestico alimentato a biomassa legnosa che non garantisca un rendimento energetico maggiore o uguale al 63% ed un valore di emissione di monossido di carbonio (CO) v 0,5% in riferimento ad un tenore di ossigeno (O2) del 13% riferito a gas secchi a 0 °C e a 1,014 bar (a meno che non siano utilizzati per la cottura di cibi) qualora sia presente nella stessa unità abitativa un impianto termico a combustibile tradizionale o a pompa di calore; 3. la riduzione delle temperature massime nel riscaldamento domestico e non, come segue: a) 19°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; b) 20°C per tutti gli altri edifici (con esclusione degli edifici di cui all’allegato schema di provvedimento); 4. il divieto di circolazione di veicoli alimentati a benzina e classificati Euro 0, di veicoli alimentati a diesel e classificati Euro 0 ed Euro 1 e di ciclomotori a due tempi non catalizzati Euro 0, almeno nei seguenti orari: 9-12 e 15-18 ed almeno nel centro abitato in cui ricade la sede municipale2; (con le esclusioni di cui all’allegato schema di provvedimento); 5. l’obbligo di spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea, dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico, in particolare nelle zone abitate, degli autoveicoli per soste di durata maggiore di un minuto in corrispondenza di particolari impianti semaforici e di passaggi a livello, dei mezzi di trasporto su ferro con motrice diesel durante le soste. Tali azioni comporteranno un sacrificio per i nostri cittadini, ma credo che con una corretta informazione comprenderanno la necessità di adoperarsi, anche in prima persona, per la tutela dell’ambiente e della salute. Al fine di monitorare la situazione, Ti chiedo infine di voler trasmettere, entro il 23 c.m., alla Provincia – Settore Ambiente – copia dei provvedimenti adottati e, al termine del periodo invernale, di comunicare i dati del numero dei controlli effettuati e gli esiti degli stessi.

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