VICENZA – Ricatto sexy a 60 enne, ma l'anziano non paga
Ormai è diventato il ricatto sessuale per eccellenza dei social network. Uomini arrapati che conoscono donne apparentemente disponibili su Facebook e poi si fanno ricattare non prima di essersi spogliati in webcam. Questa volta la truffatrice telematica è una fantomatica giovane di 23 anni, sotto il nome fittizio di Ester Mordinne. Capelli biondi e lunghi, costituzione magra, si presenta su skype armata di un intimo provocante alla vittima, un signore sulla sessantina del Vicentino, agganciato sul sito “Lovoo”, che promette di far trovare il “vero amore”.
Il passaggio è abbastanza automatico. Dopo la conoscenza in Lovoo, si passa al contatto Facebook e dopo Facebook si passa a Skype, che permette le video-chiamate. Qui il colloquio lascia spazio a scambi piccanti, in cui l’adescatrice utilizza un programma di registrazione del flusso video per memorizzare ogni contenuto. Una volta incastrata la vittima, passa al ricatto, per cui l’uomo registrato è pressato al fine di sborsare somme più o meno ingenti di denaro. Per evitare la diffusione del video compromettente della vittima sul web, a parenti e a colleghi, la richiesta iniziale della giovane è di 2000 euro da spedire ad un contro della Costa D’Avorio tramite money transfer. Il ricattato riesce ben presto ad abbassare in maniera considerevole la cifra da sborsare a 100 euro, rispondendo con freddezza e non lasciandosi ulteriormente sopraffare dai messaggi intimidatori della donna. Infine, deciso a non cedere, si rivolgerà in questura per la denuncia. Siamo quindi di fronte ad un adescato più furbo degli altri, se non fosse che, dopo il ricatto, ha scritto a tutti i propri contatti, di non tenere contro di eventuale materiale compromettente che lo riguardasse.