VENETO – Piano anti-nutrie: sì o no?
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Il Governo dovrebbe impugnare la legge veneta per l’eradicamento delle nutrie perché è incostituzionale, in quanto “la legislazione in materia d’armi, nonché la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, rientra nelle competenze esclusive dello Stato”. Lo sostengono le senatrici democratiche Laura Puppato, Monica Cirinnà, Silvana Amati e Manuela Granaiola, in un’interrogazione ai ministri Gianluca Galletti, Angelino Alfano ed Enrico Costa, recentemente in Senato. La legge statale regolamenta le armi che si possono portare fuori dai confini domestici e definisce chi può partecipare all’eradicazione delle specie problematiche, spiegano le senatrici. Ma la legge veneta prevede l’utilizzo di armi diverse, armi che per la legge statale sono vietate, e allarga troppo il campo di chi può eliminare le nutrie.
I cacciatori, ad esempio, categoria su cui il Consiglio regionale veneto ha dibattuto a lungo, non possono per legge statale partecipare alle eradicazioni decise dalle Regioni. Nel caso specifico, quindi, non possono sparare alle nutrie, a meno che non siano nella loro proprietà e che loro non abbiano conseguito l’apposita licenza di eradicazione. Il Governo dovrebbe quindi impugnare la legge regionale 15, concludono le senatrici, perché “lede le competenze legislative statali costituzionalmente garantite”.