28 Luglio 2016 - 14.01

NOVENTA – L’Imam e le violenze sui figli

imam noventa vicentina

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Emergono altre indiscrezioni sull’operazione della Digos di Vicenza che ha portato all’espulsione per 15 anni dal territorio italiano dell’Imam di Noventa Vicentina, Mohammed Madad (vedi articolo), perché ritenuto pericoloso. Il 52enne era, fino a pochi giorni fa, predicatore marocchino del centro di preghiera e cultura islamica “Asonna”.
E’ noto come le prime segnalazioni del suo atteggiamento radicale siano arrivate proprio dai fedeli noventani del centro islamico. Madad impartiva lezioni ‘chiuse’ ai giovani islamici (escludendo i genitori) e lanciava loro moniti dai toni violenti sull’atteggiamento da seguire: non frequentare coetanei italiani, non giocarci assieme, non guardare la tv italiana e nemmeno quella marocchina, ritenuta filo-occidentale, non ascoltare musica perché peccato.
Emerge anche come l’uomo educasse in maniera molto severa i figli, soprattutto i maschi. Madad ha due figli maschi di 14 e 7 anni e due figlie femmine di 16 e 12 anni. I quattro figli, con la moglie, vivevano nel Reggiano. Una delle due figlie è stata chiamata addirittura Jihad, termine che se interpretato in senso radicale significa guerra santa dei musulmani contro i nemici dell’Islam (in senso letterale: sforzo interiore che porta a Dio).
Legava i figli maschi ai piedi e alle mani e li colpiva violentemente alla testa, abbassava loro i pantaloni perché non apprendevano bene il Corano. Questo atteggiamento violento era rivolto particolarmente verso il più grande, che riteneva non fedele ‘non buono’. Questo accadeva di fronte alla moglie e agli altri figli.
Interpretando in maniera radicale il Corano, aveva una visione della donna come essere inferiore. Riteneva che le donne non potessero andare alla Mecca se non accompagnate dall’uomo, non potessero uscire se non accompagnate dall’uomo, dovevano girare con il viso coperto. Non potevano indossare i pantaloni. Tutti precetti applicati rigidamente in famiglia, sulla moglie in primis, condiscendente e sulle figlie.

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