CORNEDO – Montagna non va… a Maometto: «Il Comune non è un’agenzia immobiliare»

Continua ad infiammare Cornedo Vicentino e la Valle dell’Agno la questione ‘moschea’. Dopo che i musulmani sono stati ‘sfrattati’ dal capannone in zona artigianale di Spagnago arriva anche l’appello dei parroci di Valdagno affinché sia trovato un luogo di aggregazione e preghiera per i fedeli dell’Islam della zona.
Il sindaco di Cornedo, Martino Montagna, non sembra gradire del tutto le ingerenze che arrivano da fuori-Comune e difende (e motiva) la sua scelta.
“E’ noto -ci dice- che il precedente luogo di culto non era regolare. I fedeli si ritrovavano in un capannone di una zona artigianale. Ho sempre detto che da parte mia non vi è alcun pregiudizio e che, se lo ritengono opportuno, possono venire in Municipio per discutere della questione.
Nel piano degli interventi del 2014 del Comune di Cornedo -continua Montagna- sono state individuate due aree dove potrebbero sorgere strutture con destinazione urbanistica legata ad attività culturali e religiose. Per questo, sia i musulmani che i cittadini di qualsiasi altra associazione o gruppo legato a confessioni religiose o sociali, possono farsi avanti investendo nell’area. Questa è la procedura corretta ed è l’unica possibile. Come sindaco, ho il dovere di far rispettare le regole nel mio Comune. Questo vale per tutti, non solo per i musulmani”.
Montagna poi commenta l’intervento dei parroci del vicariato di Valdagno sulla questione Cornedo, che hanno invitato il sindaco ad individuare un luogo di preghiera. «Noi cristiani dobbiamo dare loro una mano» scrivono i sacerdoti, «perché non possiamo chiudere il nostro cuore dopo aver aperto tante porte sante in quest’anno giubilare».
“Voglio fare chiarezza su un punto”, replica Montagna. “Il Comune non è un’agenzia immobiliare e non è tenuto o obbligato a trovare spazio alle varie associazioni o gruppi di cittadini che seguono le diverse professioni. Noi siamo i primi a dover far rispettare la legge e dobbiamo essere imparziali con tutti, altrimenti dovremo trovare una casa ad ogni cittadino e ad ogni associazione che ne facesse richiesta. I musulmani, come gli altri, se ritengono di dover trovare un luogo, lo possono cercare e acquistare o affittare come tutti gli altri, in uno spazio che sia legalmente destinabile a questo tipo di attività. Per quanto riguarda la discesa in campo dei parroci del vicariato di Valdagno -conclude Montagna- visto che finora il percorso per trovare un posto a Cornedo è stato ‘tortuoso’, con il loro intervento ci aprono la strada ad una possibile alternativa per trovare punto di riferimento per tutti i musulmani della Valle dell’Agno proprio a Valdagno, centro che conta il doppio degli abitanti di Cornedo e nel quale mi risulta che la parrocchia abbia nelle proprie disponibilità tanti stabili vuoti di proprietà”.