VICENZA “Mariti e mogli” chiude la prosa 2017 al Teatro Comunale
VICENZA – Cala il sipario sulla Stagione di Prosa al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, con le interpretazioni, tutte rigorosamente al femminile, delle mattatrici della scena italiana: venerdì 21 aprile alle 20.45 sarà la volta di “Mariti e mogli” lavoro teatrale tratto dall’omonimo film di Woody Allen, adattato e diretto da Monica Guerritore interpreti Monica Guerritore e Francesca Reggiani, traduzione di Giorgio Mariuzzo, una nuovissima produzione ArtistiAssociati, Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti in collaborazione con Comune di Pesaro e Amat; lo spettacolo ha debuttato al Teatro Rossini di Pesaro all’inizio di marzo e sarà in tournée fino a maggio. Per esigenze di scena lo spettacolo, che racconta crisi coniugali, divorzi e tradimenti in chiave ironica, divertita e folle, si terrà in Sala Maggiore anziché al Ridotto.
Gli altri interpreti in scena con le due attrici sono Pietro Bontempo e Antonio Zavatteri (i mariti) e Alice Spisa, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno e Angelo Zampieri; le scene sono di Giovanni Licheri e Alida Cappellini, i costumi di Valter Azzini, le luci di Paolo Meglio.
Lo spettacolo, un atto unico che dura un’ora e 45 minuti, è sicuramente un pezzo cult della stagione teatrale 2017: un travolgente Woody Allen alle prese con uno dei suoi argomenti preferiti, le crisi coniugali e i tradimenti; due attrici, Monica Guerritore e Francesca Reggiani, molto diverse ma entrambe amatissime dal pubblico per la prima volta insieme (le mogli). Intorno a loro un girotondo amoroso in cui Cupido (bendato e sbadato) si divertirà a scagliare frecce, far nascere amori, divorzi e altro ancora. E tutto accade in una notte tempestosa; i personaggi sono costretti da tuoni e lampi in una sala da ballo, un luogo della musica e della danza che, fino all’alba, si riempirà di storie, oggetti, musica, pianti, amori e liti. Durante la notte le insofferenze, i tradimenti e i desideri verranno rivelati, mentre (in segreto) ogni personaggio si aprirà in improvvise confessioni fatte al pubblico per averne comprensione e approvazione.
Come nei “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, la trama e le sofferenze create dall’Autore (tutta la commedia è un romanzo che Gabe rivelerà alla fine di avere scritto) diventano l’unica verità del personaggio, costretto a vivere e far prevalere la sua storia con quell’intensità che solo la precisione di una trama già scritta può dare. E il jazz di Louis Armstrong contribuisce a ricreare immediatamente il clima di Woody Allen.
La versione teatrale di Monica Guerritore è fedele al testo ma si discosta nell’ambientazione dal film da cui è tratta la commedia, interpreti gli straordinari Mia Farrow, Sidney Pollack, Judy Davis, Liam Neeson, Juliette Lewis e lo stesso Allen nei panni di uno dei protagonisti.
Il progetto teatrale di “Mariti e mogli” nasce da un’idea di Francesca Reggiani (che interpreta il ruolo di Judy): si era innamorata del film e ha proposto a Monica Guerritore di adattarlo al teatro puntando su una comicità centrata sulle tematiche coniugali ma trattata con grandissima ironia e intelligenza. Parlando dello spettacolo Monica Guerritore, regista e signora del teatro italiano, spiega: “Nella mia scrittura teatrale dalla sceneggiatura del film di Allen tutto accade in una notte piena di pioggia in un luogo che con il passare delle ore diventerà una sala da ballo, una sala d’attesa, un ristorante deserto e che costringe gli otto i personaggi (mariti, mogli, amanti e altro…) al girotondo di piccole anime che sempre insoddisfatte girano e girano intrappolate nella insoddisfazione cronica di una banale vita borghese (Allen).
Tradendo le location del film (Manhattan e altro) evoco nel luogo teatrale unico i luoghi delle vite coniugali e nelle simultaneità delle relazioni e degli intrecci clandestini, nelle rotture e improvvise riconciliazioni percepisco le “piccole altezze degli esseri umani” cosi familiari a Bergman e a Strindberg. E nel perdersi in danze all’unisono su musiche bellissime da Louis Armstrong a Etta James, Cechov e il tempo che intanto scivola via”.
Prima di accettare la trasposizione teatrale del suo lavoro, Woody Allen ha voluto che gli spiegassero bene il progetto, nei dettagli, quanto di più vicino ci fosse allo spettacolo, il primo adattamento teatrale del suo “Mariti e Mogli”, un film del 1992 ma ancora attualissimo per l’argomento, la storia, la pungente ironia, l’analisi dei sentimenti. Ed ha assicurato che prima a o poi farà il possibile per vedere dal vivo, a teatro, la sua creatura.
Per la data di Vicenza di “Mariti e mogli” restano ancora dei biglietti disponibili.
I biglietti per la Prosa al Ridotto sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale, in Viale Mazzini 39, aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, e un’ora prima degli spettacoli; online sul sito del teatro tcvi.it, in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza e dalla App TCVI.