BARBARANO – L’assemblea di Confagricoltura su voucher e caporalato
Il 31 maggio, a Barbarano Vicentino, elezione del nuovo Consiglio provinciale e confronto con i sindacati e l’assessore Donazzan sui temi del lavoro Negretto: “Centinaia di aziende sono già in difficoltà senza i voucher”
Vicenza, 30 maggio 2017 – Sarà il lavoro in agricoltura il tema al centro dell’assemblea annuale di Confagricoltura Vicenza, che si svolgerà domani, mercoledì 31 maggio alle 19, nella barchessa di Villa Sangiantofetti Rigon, a Barbarano Vicentino.
Prima dell’assemblea, alle 18, verrà approvato il bilancio consuntivo 2016 e preventivo 2017 e sarà eletto il nuovo Consiglio dell’associazione berica, che in giugno eleggerà il nuovo presidente.
Alle 19 partirà il convegno “Lavoro in agricoltura: voucher, appalti, caporalato”, introdotto dal presidente Michele Negretto. Seguiranno gli interventi di Roberto Caponi, direttore dell’area sindacale di Confagricoltura, e di Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, formazione e lavoro della Regione Veneto e Nicola Storti, segretario provinciale della Uil-Uila (agroalimentare), a nome delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Il tema dei voucher sarà uno dei nodi centrali, alla luce dell’eliminazione decisa dal governo. Chi li aveva comprati entro il 17 marzo, potrà continuare a usufruirne fino a fine anno, ma centinaia sono le aziende vicentine che ne sono prive e si trovano già in difficoltà in questo primo scorcio di campagna primaverile-estiva. “Senza voucher si perdono opportunità di lavoro per migliaia di studenti, pensionati e cassintegrati, fino ad oggi impiegati in campagna – anticipa Michele Negretto -. Siamo già in difficoltà adesso con la raccolta delle fragole e delle ciliegie e prevediamo scenari ancora più cupi in vista della raccolta della frutta estiva e della vendemmia, con la perdita di tantissimi posti di lavoro. A livello nazionale l’utilizzo dei voucher in agricoltura è stato appena dell’1,6 per cento del totale, in quanto unico settore ad averne limitato l’uso a poche e ben distinte categorie. Sono stati uno strumento importantissimo per le prestazioni occasionali in campagna e averli eliminati equivale a vanificare un’importante forma contrattuale. Auspichiamo che venga individuata un’alternativa che risponda alle esigenze delle aziende e dei lavoratori e a criteri di snellimento della burocrazia e di tempestività nell’utilizzo”.