Soppressione treni: e i pendolari come faranno?
Treni, appello alla Regione Veneto perché non vengano soppressi gli interregionali tra Milano e Venezia
Il consigliere comunale Raffaele Colombara ha partecipato ieri per conto dell’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza all’incontro che si è tenuto a Verona tra i Comuni colpiti dalla soppressione delle quattro coppie giornaliere di treni interregionali Milano-Venezia, annunciata nel nuovo orario ferroviario invernale dall’assessorato ai trasporti della Regione Veneto.
L’incontro – al quale hanno partecipato i Comuni di Brescia, Verona, Desenzano del Garda, Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Rovato, Romano di Lombardia, Treviglio e, appunto, Vicenza – è servito per mettere a punto una lettera da mandare al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, con un accalorato appello perché venga riesaminata la decisione assunta e accolta la richiesta di un incontro per affrontare nel dettaglio problema e possibili soluzioni.
“Con i soldi risparmiati grazie alla soppressione delle 8 corse tra Milano e Venezia – spiega Colombara che da tempo si occupa della problematica -, la Regione intende finanziare il potenziamento della tratta in casa propria, tra Verona e Venezia, senza curarsi però delle migliaia di viaggiatori lombardi e veneti che saranno costretti a servirsi dei treni FrecciaBianca, il cui biglietto costa almeno il doppio. I treni Verona-Venezia che la Regione Veneto intende istituire, infatti, non risulteranno mai in coincidenza con quelli Milano-Verona della Regione Lombardia, che partono esattamente un minuto dopo il loro arrivo, rendendo impossibile il trasbordo. Oltre quindi a causare un forte disagio ai viaggiatori sprovvisti di coincidenze opportunamente integrate, la Regione Veneto violerebbe gli obblighi di servizio che stabiliti in specifici accordi di programma tra Stato e Regioni tuttora vigenti. Senza contare che questa scelta, che peraltro andrebbe a sopprimere una modalità economicamente sostenibile, va contro l’opportunità di creare un sistema ferroviario integrato sulla tratta Milano – Venezia. La Lombardia si è detta disponibile ad un dialogo, mi auguro che la Regione Veneto faccia altrettanto, convocandoci per riesaminare l’intera questione”.