VICENZA – Clandestini in stazione: MSI contro Variati
L’MSI di Vicenza attacca il sindaco Achille Variati dopo che martedì scorso nove immigrati sono stati salvati dalla morte, estratti dal vagone di un treno per mezzo del quale si sono introdotti sul territorio Italiano provenienti dalla Serbia.
“Nessuno di loro ha diritto a rimanere in Italia o di accedere a programmi di protezione” recita un comunicato del movimento a firma di Gian Luca Deghenghi e Alberto Etenli.
“Soluzione del problema? Espulsione. Peccato che notoriamente questa equivalga ad un foglio di carta che non comporta nessun reale allontanamento dei destinatari. Per l’espulsione effettiva, le procedure sono complicate e costose, lo Stato non ce la fa proprio.
Se la cava con un foglio di carta.
A Vicenza, da oggi, vagano altri nove sbandati, nove clandestini con il divieto formale, ma al contempo l’implicito permesso, di rimanere sul territorio.
Dove saranno adesso, cosa staranno facendo, come si procureranno da vivere?
Quali sono le loro condizioni igienico-sanitarie?
Alle istituzioni non interessa.
E come questi nove, migliaia di altri “fantasmi” nelle stesse condizioni, sconosciuti, spesso pericolosi e delinquenti, si muovono nell’illegalità, ai margini della nostra comunità, fuori da ogni programma, controllo e regola.
In questo quadro a dir poco allucinante, ci chiediamo, nell’interesse dei nostri concittadini, se e come il sindaco Variati o il Comune si siano interessati di questo caso o se la preoccupazione per l’eventualità che in città vaghino altri nove stranieri sconosciuti e sbandati, nove “fantasmi”, non abbia neppure sfiorato l’amministrazione”.