Scuola sotto zero
Di Pietro Zanella
Corridoi gelidi, aule fredde e studenti costretti a seguire le lezioni imbacuccati come per una gita sulla neve.
Succede questo a Bertesinella presso l’istituto comprensivo 2 G Bortolan a causa di un malfunzionamento di una delle caldaie della struttura.
Il guasto, segnalato all’amministrazione, è noto da tempo, probabilmente da prima che l’anno scolastico iniziasse.
La sostituzione della caldaia dovrebbe avvenire durante la pausa natalizia, ma, intanto, i genitori e studenti si lamentano. Il personale scolastico racconta di pareri contrastanti: professori sicuri che il disguido non sia grave e la situazione sostenibile, genitori preoccupati per la salute dei figli.
Negli scorsi giorni, però, un sopralluogo dei rappresentanti dei genitori ha verificato come in alcune aule dell’istituto vi siano tra i 13/15 gradi. Freddino, specie per chi sta seduto svariate ore.
E mentre l’atmosfera si scalda, solo metaforicamente, con genitori sempre più esasperati, ieri la questione riscaldamento ha fatto capolino anche all’interno di una riunione tra dirigenti scolastici. Il problema parrebbe, infatti, più generalizzato. Troppo pochi i 18 gradi decisi per le scuole vicentine, corridoi alti, finestre ampie, e strutture non nuovissime disperdono il calore facendo percepire qualche grado in meno, la questione, dunque, resta aperta.
Potranno essere di conforto a studenti e genitori, alcuni studi di settore secondo cui l’apprendimento verrebbe facilitato dalle basse temperature, anche se in questo caso più che la scienza, sembra l’economia ad essere tirata in ballo.