24 Gennaio 2018 - 17.00

VICENZA – 30 anni di Maschera d’oro

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Una “Maschera d’Oro” più dorata che mai quella che, dal 3 febbraio al 24 marzo prossimi, celebrerà la propria trentesima edizione.
Un traguardo importante, per il quale il Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), organizzatore della kermesse, ha voluto predisporre un calendario assolutamente speciale, ricco di eventi collaterali, articolato tra Vicenza e le altre province venete, ricco di piacevoli occasioni di incontro e intrattenimento pensate per gli appassionati, di proposte riservate ai giovani e persino di una colonna sonora, che accompagnerà lo svolgimento della kermesse, in un affascinante incontro fra teatro e musica nel nome dell’arte e della sua magia. Un cartellone variegato e stimolante, che vede Fita Veneto collaborare con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato provinciale, con il patrocinio, tra gli altri, del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e della Provincia di Vicenza.

 

Le sette compagnie attese al San Marco

Al centro di tutto, naturalmente, la scena del Teatro San Marco di Vicenza. Sarà qui che si sfideranno le sette compagnie finaliste del Festival, scelte tra le settanta che si sono iscritte alla rigida selezione, condotta in prima battuta da una commissione di critici teatrali e, successivamente, dal drammaturgo e storico del teatro Luigi Lunari. A sfidarsi un sabato sera dopo l’altro, sempre con inizio alle 21, saranno dunque: Nuovo Teatro Stabile Mascalucia (Catania) in “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, regia di Rita Re (3 febbraio); Compagnia di Lizzana (Rovereto, Trento) in “Tingeltangel” di Karl Valentin, regia di Paolo Manfrini (10 febbraio); La Ringhiera (Vicenza) ne “La sensale di matrimoni” di Thornton Wilder, regia di Riccardo Perraro (17 febbraio); La Trappola (Vicenza) in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni, regia di Alberto Bozzo (24 febbraio); La Cricca (Taranto) ne “Le ultime lune” di Furio Bordon, regia di Aldo L’Imperio (3 marzo); I Complici (Bologna) ne “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn, regia di Mimmo Marchigiani (10 marzo); Incontri (San Giorgio a Cremano, Napoli) in “Ferdinando” di Annibale Ruccello, regia di Francesco Iurlaro (17 marzo). Quanto alla serata delle premiazioni, sabato 24 marzo sempre al San Marco, Valter Rado e la “brass band” Mabò allieteranno l’appuntamento con il loro “Note nella tempesta”, spassoso spettacolo di teatro comico musicale. Varietà delle proposte drammaturgiche e non comune attenzione per il teatro moderno e contemporaneo si confermano tratti distintivi del Festival. A parte un tuffo nel Settecento veneziano, infatti, il cartellone spingerà molto in avanti gli spettatori: nella Baviera degli Anni Venti di Karl Valentin, attraverso la scrittura americana di metà Novecento di Miller e Wilder e fino alla drammaturgia italiana di fine Novecento di Furio Bordon e di Annibale Ruccello, per approdare a quella contemporanea del catalano Galceràn.

 

Il Premio Faber

Come ormai consuetudine dal 1995, la compagnia che si aggiudicherà la “Maschera” conquisterà anche il 24° Premio Faber Teatro, messo in palio da Confartigianato Vicenza. Un riconoscimento prezioso e denso di significato per almeno due motivi: in primo luogo perché consente ai vincitori del Festival di esibirsi per una sera sul palcoscenico dell’Olimpico di Vicenza, gioiello nato dalla creatività di Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi e teatro coperto più antico del mondo, considerato un vero e proprio tempio dagli artisti; in secondo luogo, perché testimonianza concreta di come cultura ed economia, arte e impresa, possano e debbano trovare terreni comuni, spazi di dialogo attraverso i quali far nascere idee, progetti e opportunità a sostegno delle cultura e della sua diffusione. Lo spettacolo con la consegna del Premio Faber 2018 si terrà sabato 26 maggio.

 

La Scuola e il Teatro

Ventisettesima edizione per il concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”. Realizzato con il patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione della Regione del Veneto e dell’Assessorato per i Giovani e l’Istruzione del Comune di Vicenza, il concorso si rivolge agli studenti delle scuole superiori del Veneto, chiamati a produrre recensioni giornalistiche su due spettacoli scelti a questo scopo tra i sette in finale: “Le ultime lune” di Furio Bordon (sabato 3 marzo); e “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn (sabato 10 marzo). Ai giovani sarà dunque chiesto di confrontarsi con temi delicati: quello della vecchiaia, affrontato dall’autore triestino, e quello della disumanizzazione del mercato del lavoro, al centro dell’opera del drammaturgo catalano. Un incontro di approfondimento sugli elementi di base della critica teatrale, sugli autori e sui testi oggetto delle recensioni si terrà mercoledì 28 febbraio alle 15 nella sede regionale della Fita, a Vicenza.

Il 16° Premio “Renato Salvato”
Dedicato alla memoria di quest’uomo di teatro e dirigente scomparso nel 2002, che contribuì in maniera fondamentale alla crescita di Fita Veneto, da sedici anni il Premio “Renato Salvato” viene attribuito a persone o realtà che si distinguano per il proprio impegno a favore della diffusione della cultura teatrale.

EVENTI SPECIALI PER IL TRENTENNALE

 

Conversazioni con il patrocinio de La Vigna e dell’Accademia Olimpica

Una prima chiacchierata sul rapporto fra cibo e teatro e una seconda sulle prospettive del teatro amatoriale fra tradizione e innovazione arricchiranno il cartellone del trentennale. Si inizierà già mercoledì 31 gennaio alle 18, nella sede della Biblioteca internazionale “La Vigna” di Vicenza, che quest’anno ha deciso di offrire il proprio patrocinio al Festival e di ospitare l’incontro dal titolo “Il teatro è servito: quando il cibo sale sul palco”. Condotta dal giornalista Antonio Di Lorenzo, la conversazione affronterà lo stuzzicante argomento sotto diversi punti di vista: il critico teatrale Antonio Stefani proporrà un viaggio fra i più interessanti e curiosi esempi di “cibo in teatro” (dai riti antichi alla commedia dell’arte, dai riferimenti culinari presenti in grandi autori come Ruzzante, Shakespeare, Molière o Goldoni alle straordinarie ricette di Eduardo, su su fino ai giorni nostri, tra grandi abbuffate e fame atavica); lo storico della cucina Danilo Gasparini si soffermerà invece sul “teatro del cibo”, ossia sulla sua spettacolarizzazione, tema quanto mai attuale e stimolante in questi anni in cui ci sentiamo tutti un po’ “masterchef”; mentre una testimonianza diretta del senso di una “mensa-in-scena” sarà portata dall’attrice Mariella Fabbris, tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo e da tempo protagonista di spettacoli con al centro il cibo, la sua preparazione e la sua condivisione.

Una seconda conversazione, patrocinata dall’Accademia Olimpica, si terrà giovedì 22 marzo, sempre alle 18, nella Sala Stucchi di Palazzo Trissino, sede del Comune di Vicenza. Condotto dal giornalista e critico Cesare Galla, vicepresidente dell’Accademia, l’incontro si soffermerà su “Il teatro amatoriale fra tradizione e innovazione” e coinvolgerà altre tre voci di primo piano della cultura teatrale: il drammaturgo e storico del teatro Luigi Lunari, profondo conoscitore della scena amatoriale veneta e italiana, il docente dell’Università di Genova e accademico olimpico Roberto Cuppone e il docente dell’Università di Venezia Paolo Puppa. L’occasione sarà preziosa per fare il punto sull’identità attuale del mondo amatoriale. Davvero tante le domande in materia: questo teatro è forse da intendersi come luogo deputato alla conservazione e diffusione del repertorio di tradizione e, in particolare, di quello dialettale? Oppure, al contrario, è lo spazio ideale nel quale potere e dovere osare di più, proprio perché libero dalle necessità economiche di chi sceglie il teatro come professione? Ma, ancora, in che consiste oggi essere innovativi? E non sarà, forse, che proprio il ritorno alla tradizione e al dialetto rappresentino il vero spazio di libertà espressiva, la vera innovazione?

 

Gli Spritz Teatrali, le proiezioni e due spettacoli extra

Accanto alle due conversazioni realizzate con il patrocinio de La Vigna e dell’Accademia Olimpica, il calendario del trentennale proporrà anche una serie di altri appuntamenti in giro per il Veneto. Gli Spritz Teatrali saranno occasioni per parlare insieme degli autori e dei testi di scena al Festival. Condotti da giornalisti ed esperti, si terranno il venerdì con inizio alle 18.30 in vari Fita Point sparsi per la regione: luoghi cioè che, all’interno di un progetto coordinato da Fita nazionale, si propongono quali spazi dedicati a serate, corsi, riunioni o incontri aperti al pubblico, come in questo caso. Si inizierà venerdì 2 febbraio nel Fita Point di Vicenza (in stradella delle Barche, 7), con un primo appuntamento dedicato ad Arthur Miller e al suo teatro, in vista dello spettacolo di apertura del Festival. Vari Fita Point del Veneto ospiteranno anche una serie di proiezioni dedicate a spettacoli vincitori di passate edizioni della “Maschera d’Oro”. Il primo appuntamento è fissato per mercoledì 24 gennaio alle 20.     Due, infine, saranno le rappresentazioni aggiuntive proposte al pubblico: domenica 11 febbraio al Teatro Duomo di Rovigo e domenica 25 febbraio al teatro di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia, con il patrocinio dei Comuni e delle Province ospitanti.

 

Roberto Jonata: colonna sonora e concerto per il Festival

In questa edizione così speciale, la “Maschera” avrà anche una colonna sonora. Si tratta dell’album per pianoforte “Shape” (Ed. Velut Luna), composto dal M° Roberto Jonata e scelto come motivo conduttore della kermesse: da un lato perché ispirato all’arte in tutte le sue forme e alle emozioni che essa sa donare; dall’altro perché dedicato in particolare alle meraviglie artistiche di Vicenza, città natale del musicista e da anni scenario del Festival, tra le quali, soprattutto, quelle firmate da Andrea Palladio, a cominciare dall’Olimpico, “casa” del Faber.
Assaggi di “Shape” accompagneranno le singole serate della kermesse, diffusi in sala prima delle rappresentazioni, ma anche tutta la campagna promozionale del Festival. Il compositore, inoltre, per il trentennale del Festival terrà un concerto venerdì 23 marzo alle 21 nel salone d’onore di Palazzo Chiericati di Vicenza, opera di Andrea Palladio e sede della Pinacoteca Civica.

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