22 Febbraio 2018 - 17.22
LONIGO – Al Comunale divertenti liti in famiglia
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Nuovo appuntamento con la prosa, venerdì 23 febbraio, con la stagione del Teatro di Lonigo. Alle 21, sul palcoscenico del Comunale, le gioie e i dolori di una famiglia dei nostri tempi nella commedia all’italiana I suoceri albanesi di Gianni Clementi.
Protagonisti sono due genitori – il severo papà Lucio, interpretato da Francesco Pannofino, e mamma Ginevra (Emanuela Rossi) – alle prese con la vita in comune e le ansie della figlia adolescente, Camilla (Elisabetta Clementi).
La cornice di questo quadretto familiare è quella della piccola borghesia romana: il padre è un consigliere comunale progressista cinquantenne; la madre è chef in carriera e regina della nouvelle cuisine, con un passato trascorso nelle lotte politiche ora declinato tra i fornelli. La loro è un’esistenza che si può definire politically correct, in cui, di giorno in giorno, cercano di trasmettere alla sedicenne Camilla valori come quelli della solidarietà e della fratellanza, dell’attenzione alla politica con discorsi mai banali.
Fino a quando, per la rottura di una tubatura nel bagno di servizio che rischia di allagare l’appartamento sottostante, i coniugi chiamano una ditta di idraulici. Arrivano allora sulla scena il carpentiere trentacinquenne Igli e il diciottenne Lushan, albanesi: due lavoratori irreprensibili, con tanta voglia di fare e dimostrare. Sono reduci da esperienze di viaggio a bordo dei barconi e di clandestinità, prima di aver trovato lavoro e di aver conquistato il permesso di soggiorno.
Gli occhi di Camilla brillano di ammirazione per i due giovani. E non solo. Così, davanti a un possibile nuovo fidanzato albanese per la figlia, chi finora aveva predicato bene…
Con ironia e simpatia, non senza spunti di riflessione, la convincente e affiatata coppia Pannofino e Rossi si prende gioco di una società che si dice moderna e tollerante, ma che si confronta con il diverso e soprattutto con il tema dell’immigrazione con un’ingenuità che da una parte rischia di commuovere. E, dall’altra parte parte, fa sbellicare il pubblico dalle risate tra parole che scivolano negli equivoci e battute esilaranti.