2 Marzo 2018 - 15.25

PADOVA – Il Forrest Gump veneto fa il giro dell’Islanda di corsa

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Si intitola “Iceland Alone” la seconda avventura sportiva di Andrea “Budu” Toniolo, 28enne di Galliera Veneta (Pd) noto alle cronache come “Forrest Gump veneto”. Ad un anno di distanza da un brutto incidente stradale per il quale ha rischiato la paralisi e che lo ha costretto a letto per mesi, il giovane atleta ha deciso di rilanciare con una nuova avventura. La prima avventura sportiva di Budu risale al 2015 quando completò il tragitto da Galliera Veneta a Capo Nord di corsa. La motivazione? Presto detta. Un incidente motociclistico avvenuto nel 2012 lo costringe a letto per 6 mesi. In questa fase emerge l’idea di correre, concretizzata pochi mesi dopo grazie all’aiuto del suo allenatore Simone Bortolotti 4.300 km in 84 giorni, con una media di 50 km al giorno attraverso 6 nazioni, accompagnato dal suo carretto con l’occorrente per sopravvivere. Il materiale documentario raccolto dallo stesso Budu lungo il percorso, fotografie e video, è finito in un documentario intitolato “The Runner Doc – Dal Veneto a Caponord” diretto da Alberto Scapin. Da quella prima avventura è nato anche un libro scritto dallo stesso Budu ed intitolato “Il limite che non c’è” per la casa editrice “Alpine Studio” di Lecco. Adesso invece il runner è partito tre giorni fa per compiere il giro dell’Islanda di corsa e in solitaria. Un tragitto complessivo di oltre 1.300 km lungo la “Ring Road”, il tracciato asfaltato che fa il giro dell’isola. 40 giorni di corsa, dormendo in tenda. L’avventura è iniziata il 27 febbraio e si concluderà nella prima parte di aprile. Il senso del percorso sarà antiorario, con un ritmo previsto di 35 km/giorno su di un percorso totalmente asfaltato. “Mi aspettano temperature comprese tra i meno 5 e i meno 35 gradi, costantemente sotto lo zero – spiega Budu – venti freddi fino a 120 km orari. Aree completamente deserte per centinaia di chilometri da affrontare in totale solitudine”. Budu sarà accompagnato in questo viaggio solamente dal suo carretto chiamato “AnnaJenny2” (dai nomi della sua fidanzata e della fidanzata di Forrest Gump, con il numero 2 dato che si tratta della seconda avventura). Un carretto trascinato tramite un’imbragatura attaccata direttamente al suo torace. Dentro il carretto ci sarà tutto il necessario per essere totalmente autosufficiente nel viaggio. Una tenda, un sacco a pelo, un fornello per scaldare il cibo e le relative provviste, abbigliamento sportivo e calzature. “Ho scelto l’Islanda perché voglio reinventarmi come sportivo e come avventuriero in ambiente artico – spiega Budu – la sfida non sarà tanto di resistenza fisica, quanto di resistenza mentale. Dovrò confrontarmi con un ambiente particolarmente ostile dal punto di vista climatico e con la privazione dei bisogni di base…”. In questa seconda avventura Budu ha deciso di avvalersi di un team di professionisti che dall’Italia seguiranno l’avventura, curando l’aspetto della comunicazione attraverso web e social. Tutto il materiale fotografico e video realizzato da Budu durante il percorso, al suo ritorno in Italia, sarà rielaborato e finirà in un documentario. Andrea “Budu” Toniolo segue una rigorosa dieta vegetale, per scelta etica e per un migliore funzionamento dell’apparato digestivo.

 

 

 

 

 

 

 

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