VINITALY – Nel 2020 il 75% dei vigneti sarà bio
In tre anni almeno il 75% della superficie agricola veneta sarà bio. Lo ha annunciato al Vinitaly Coldiretti, che ha presentato il Piano operativo per una viticoltura green. Sono 4mila gli ettari vocati alle colture seguite con metodi alternativi alla chimica, mentre 86mila sono coltivati secondo metodi tradizionali, comunque attenti all’ecosostenibilità. La viticoltura regionale produce 9 milioni di ettolitri, di cui il 70% a Denominazione di origine controllata. Coldiretti registra un indubbio salto di qualità compiuto negli ultimi dieci anni dagli imprenditori andato di pari passo con la crescita culturale tra i consumatori, che manifestano forti preoccupazioni sull’impatto ambientale e della salute che un’espansione di vigneti così organizzata può comportare. Per testimoniare questa scelta convinta Coldiretti ha chiamato alcuni rappresentanti dei consorzi di tutela, della cooperazione e privati, che in ogni provincia hanno avviato percorsi virtuosi in merito. In cinque hanno portato il proprio contributo per divulgare un’esperienza positiva che da reddito e consenso sui mercati internazionali. Tra questi Mirco Gottardi, senior della Cantina Contra’ Soarda di Bassano del Grappa, presente in degustazione con un Breganze Vespaiolo Doc. L’azienda in questione ha sfondato in Giappone con il vino da sushi, ovviamente biologico certificato. Da un contatto commerciale ad Helsinki per la ristorazione nipponica, dove le bottiglie di “BassanoShiro”, un mix di Vespaiolo e Garganega, trionfano sui tavoli tra pesce crudo e salse di soia. Nulla è lasciato al caso, persino il packaging, appositamente studiato per i giapponesi, con l’immagine dell’airone, animale portafortuna, etichetta e confezioni dedicate allo straordinario bianco.