16 Maggio 2018 - 14.34

VICENZA – Fidas, ecco il logo per il 60° di fondazione

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“Manca poco più di un anno al 19 maggio 2019 e con gioia ci troviamo a celebrare un altro importante traguardo messo a segno da Fidas Vicenza, il 60° anniversario della sua fondazione. Un’occasione per ricordare chi ha fondato l’Associazione, in un contesto sociale decisamente diverso da quello di oggi, il conte Tommaso di Valmarana, il dr. Giovanni Rossi, il prof. Salviati ed altri volonterosi”. Con queste parole il presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin, ha aperto la conferenza stampa svoltasi oggi a Palazzo Trissino, per la presentazione del logo associativo dedicato al 60° e realizzato da Alberto Nodari, studente della classe 4a CL dell’Istituto Canova di Vicenza. Con l’occasione il presidente Morbin ha ricordato quanto importanti siano stati, in tutto questo percorso, i donatori di sangue, a cui va il primo e maggiore ringraziamento da parte di tutta l’Associazione e, soprattutto, di quelle persone che hanno ricevuto il loro sangue ed in questo modo sono state salvate.

Concetti sposati a pieno dall’assessore al Sociale, Isabella Sala: “organizzare un evento importante come questo, che coinvolge tutta la città, è assolutamente motivo di vanto, anche per il Comune capoluogo. Si tratta di una celebrazione, che durerà un anno ed è assolutamente degna di un’Associazione dal forte valore quantitativo e quantitativo, perché i numeri di Fidas Vicenza sono decisamente straordinari”.

E rispetto ai numeri il progetto Scuole è certamente uno dei pallini di Fidas Vicenza: “ogni anno intercettiamo oltre cinquemila giovani, dalla scuola materna alle superiori – aggiunge Chiara Peron, vicepresidente provinciale e referente del progetto Scuole – e quello che proponiamo è un progetto di vita e di crescita rispetto al valore del dono in generale. Un ringraziamento particolare va agli insegnanti, che supportano la nostra azione e ci permettono di concretizzare il nostro sogno, quello di arrivare alle superiori con dei giovani convinti di diventare aspiranti donatori”.

Fidas Vicenza, però, è andata oltre. “Dallo scorso anno abbiamo intrapreso dei rapporti con l’Università di Vicenza – sottolinea la coordinatrice dei giovani, Irene Brazzarola, affiancata dal suo vice, Stefano Menegozzo – e partecipiamo al welcome day dedicato alle matricole. Un lavoro importante, che speriamo possa dare nel più breve tempo possibile i suoi frutti”. Emozionata la prof. Paola Romagna ha ringraziato l’Associazione per l’opportunità offerta: “lavorare per e con Fidas Vicenza è un’opportunità unica, sia per il nostro Istituto che per i giovani che vogliamo formare indirizzandoli anche ad affrontare sfide sempre nuove ed avvincenti”. Entusiasta il giovane Alberto Nodari, affiancato dai suoi compagni, coinvolti nel progetto, ha assicurato: “abbiamo vinto questa sfida realizzando un logo semplice ed efficace, ma siamo pronti ad affrontare altri incarichi per misurarci con le nostre capacità e con le richieste del mondo del lavoro e dell’associazionismo”.

Le attività per il 60°

I lavori partono con apparente anticipo, ma in realtà Fidas Vicenza vuole porre in atto una capillare e forte campagna per sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, al dono del sangue. “Fidas Vicenza ha sempre collaborato con le scuole – sottolinea il presidente Morbin – anche per creare il futuro ed in base a questo è stato promosso uno specifico progetto per la realizzazione del logo dell’anniversario. Gli studenti dell’Istituto Canova di Vicenza, grazie al coordinamento della prof.ssa Paola Romagna, si sono cimentati in questa sfida. Grazie ad Elisa Andretta, Emilio Bruttomesso, Oriana Capra, Giulia Cegalin, Giorgia Dal Bon, Chiara Fabris, Elsa Fioranzato,Enrico Giaretta, Kevin Luste, Veronica Magro, Valentina Martinoli, Alberto Nodari, Davide Sarra, Letizia Tondin,Erika Uku ed a Maria Zarantonello”.

I festeggiamenti

Il 18 e 19 maggio 2019 avranno luogo i festeggiamenti veri e propri. Il 18 maggio, in particolare, avrà luogo un evento commemorativo al teatro comunale di Vicenza, alla presenza delle autorità cittadine e provinciali.

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