A Bassano interventi in 3d con risoluzione 4k
Installata
una nuova apparecchiatura che rappresenta lo stato dell’arte della
tecnologia:
consentirà ai chirurghi un’efficacia e velocità
di intervento ancora maggiore, con la possibilità di verificare
contestualmente anche i linfonodi sentinella e altri fattori di
rilievo
direttamente durante le procedure in laparoscopia
Continua il processo di aggiornamento tecnologico dell’ospedale San Bassiano, dove nei giorni scorsi è stata installata una nuova colonna laparoscopica dotata di un sistema di visualizzazione all’avanguardia, in grado di combinare la visione 3D con l’altissima risoluzione (4K).
Come suggerisce la definizione, si tratta di un’apparecchiatura composta da vari elementi (ottica-telecamera, fonte luce, insufflatore, processore, registratore) che permette di eseguire interventi chirurgici in laparoscopia, dunque con metodica mini-invasiva che prevede l’effettuazione di 3 o 4 piccole incisioni attraverso le quali vengono inseriti i cateteri con all’interno tutta la strumentazione necessaria per intervenire (apparati di visione, bisturi, pinze, etc.), in alternativa agli interventi chirurgici “a cielo aperto” di tipo convenzionale che prevengono incisioni molto più ampie.
A spiegare i benefici della nuova apparecchiatura è il dott. Michele Antoniutti, Direttore della Chirurgia Generale dell’ospedale San Bassiano: «La procedura per via laparoscopica non è certo una novità, ma nel corso degli anni i progressi sono stati continui, sia sul piano della metodica sia su quello tecnologico, con l’obiettivo di estendere sempre di più la possibilità di utilizzare questa tecnica, che rispetto ad un intervento convenzionale per il paziente comporta un ricovero più breve e una ripresa molto più rapida e meno dolorosa. Ormai la laparoscopia è la procedura standard in moltissimi interventi, ma con questa nuova dotazione al San Bassiano ci poniamo all’avanguardia, potendo contare su un’apparecchiatura al top assoluto della tecnologica. In laparoscopia la possibilità di visualizzare nel modo migliore l’area di intervento rappresenta da sempre un fattore cruciale e proprio qui sta il grande vantaggio di questa nuova colonna: la visualizzazione 3D ci restituisce la percezione della tridimensionalità delle parti anatomiche, che è fondamentale, ma in passato questo avveniva un po’ a discapito della qualità dell’immagine, mentre ora abbiniamo il 3D ad un’altissima risoluzione e questo consente ai chirurghi di muoversi con la massima precisione e sicurezza».
Non solo, la nuova colonna laparoscopica è dotata anche di un’altra caratteristica di rilievo: la possibilità, senza dover ricorrere ad un’apparecchiatura diversa, di utilizzare il verde di indocianina: «Si tratta – spiega ancora il dott. Antoniutti – del mezzo di contrasto usato tipicamente per valutare la vascolarizzazione dei tessuti, ma anche le strutture del fegato in modo molto accurato, nonché capire se c’è stato l’interessamento del linfonodo sentinella nel caso degli interventi oncologici svolti in laparoscopia. Integrare nella colonna laparoscopica anche questa possibilità contribuisce a velocizzare e semplificare ulteriormente l’attività dell’equipe chirurgia. Ringrazio dunque la Direzione che ancora una volta ha sostenuto le nostre richieste, mettendoci a disposizione un’apparecchiatura all’avanguardia».
«Al San Bassiano abbiamo professionalità di alto livello – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza – e come Direzione Aziendale siamo fermamente convinti dell’importanza di valorizzarne le competenze mettendo loro a disposizione le dotazioni tecnologiche migliori. Continuiamo così a investire nel San Bassiano, per renderlo un ospedale sempre più moderno e attrattivo e soprattutto in grado di garantire standard assistenziali sempre più avanzati».
Tanto più che la nuova Colonna Laparoscopica è destinata ad avere un grande impiego: sarà utilizzata in primis dalla Chirurgia Generale, ma anche da altre specialità come ad esempio la Ginecologia. Complessivamente sono oltre 800 gli interventi in laparoscopia eseguiti ogni anno al San Bassiano.