A LONIGO INAUGURATA LA ROTATORIA DI VIA TURATI
Taglio del nastro a Lonigo sabato scorso per la nuova rotatoria “Al Moraro” di Via Turati, un’opera molto attesa in città. Un’infrastruttura strategica per la viabilità comunale e del Basso Vicentino per la fluidificazione e la messa in sicurezza del traffico veicolare e della ciclopedonalità: “L’intervento – spiega l’assessore ai lavori pubblici e alla viabilità Andrea Castiello – è servito a sistemare definitivamente l’incrocio di via Turati, riducendo la velocità nella circonvallazione sud, mettendo in sicurezza sia l’accesso alla zona industriale che al quartiere e alla zona sud di Lonigo di via Turati e Bagnolo, migliorando l’accesso e la sicurezza dell’area di via Santa Marina”. Il costo totale dell’opera è stato di 490mila euro, di cui 210mila euro con un contributo regionale, 210mila con proventi da permesso di costruire e 70mila con l’avanzo di amministrazione dell’anno 2021. Il 5 maggio scorso la rotatoria è stata terminata anticipatamente, in quanto i lavori di contratto relativi erano già stati ultimati: attualmente restano da terminare solo dei lavori di finitura, riguardanti due cartelli stradali e l’illuminazione. “Sono sorte nuove necessità dell’amministrazione – spiega Castiello – sono in fase di definizione, infatti, alcuni lavori aggiuntivi di completamento del percorso ciclabile attinente alla rotatoria che collegherà il quartiere Turati alla zona industriale”. La rotatoria è stata un’opera fortemente voluta dall’amministrazione, che sabato mattina era presente assieme ad alcuni sindaci dei paesi limitrofi e alcuni consiglieri provinciali, proprio a dimostrare la valenza sovraccomunale dell’opera, attesa non solo dalla città di Lonigo, ma da tutto il Basso Vicentino. Particolare attenzione è stata prestata alla ciclabilità e ai pedoni: la nuova rotatoria è infatti provvista di ciclabile e marciapiede pedonale, che permettono l’attraversamento in sicurezza della strada. È stata inoltre predisposta la riconnessione con il quartiere, tramite un collegamento protetto e secondario anche alla zona industriale. All’interno della rotatoria, da sabato si ammira un albero, un moraro, ed è proprio da questo arbusto che la nuova opera prende il nome: “I gelsi – conclude Castiello – sono già presenti in alcune rotatorie presenti nel Basso Vicentino, proprio per una progettualità condivisa con i comuni di Alonte e Orgiano, che mira a legare i Comuni con la messa in sicurezza degli incroci viabilistici più pericolosi ad alcuni elementi identificativi del territorio rurale veneto e del basso vicentino attraverso l’uso di essenze autoctone proprio come “i morari”.