27 Giugno 2024 - 16.55

A Thiene i musulmani rispondono ad Erik Pretto (Lega): “Nessuna discriminazione delle donne, lavoriamo per l’integrazione, pensi ai problemi del territorio”

Kazim Limanovski, rappresentante Legale del Centro Culturale “Il Futuro” di Thiene, risponde al deputato della Lega vicentino Erik Pretto sulla preghiera musulmana comunitaria a Villa Fabris di Thiene dello scorso 16 giugno (leggi comunicato in fondo all’articolo). Pretto denunciava la modalità discriminatoria nei confronti delle donne.

Riceviamo e pubblichiamo la sua risposta:

Egregio Deputato Pretto,

Ho preso atto della Sua dichiarazione riguardante la preghiera musulmana a Thiene e desidero esprimere alcune considerazioni in merito.

Innanzitutto, è fondamentale sottolineare che la nostra comunità musulmana locale è pienamente integrata nel territorio. Non dobbiamo generalizzare né attribuire a questa comunità tutti i problemi del mondo. Le nostre attività sono orientate all’integrazione e al dialogo, e il nostro centro culturale è costantemente impegnato nella promozione della comprensione reciproca.

In qualità di Presidente del Centro Culturale Il Futuro, posso confermare che organizziamo vari dibattiti e convegni, ai quali partecipano rappresentanti di tutti gli schieramenti politici locali. Il nostro centro organizza anche corsi di lingua italiana e araba per favorire l’integrazione dei membri della comunità. Inoltre, offriamo corsi regolari per i bambini nati in Italia, affinché non perdano la loro lingua madre. Desidero sottolineare che il nostro centro ha sempre le porte aperte per chiunque desideri visitare e conoscere da vicino tutte le attività che svolgiamo.

Durante le preghiere, la separazione tra donne e uomini è una pratica comune e serve a favorire la concentrazione spirituale. Non dovrebbe essere interpretata come discriminazione. È importante notare che anche altre religioni adottano metodi simili durante i loro riti. Allah lo descrive nel Corano nella Sura Al-Baqarah, versetto 187: “Loro sono un vestito per te e tu sei un vestito per loro”. L’Islam pone grande enfasi sui diritti delle donne e si prende cura dello status e del rispetto della donna nella società. Alcuni comportamenti errati e interpretazioni errate da parte di certi individui musulmani non riflettono il vero messaggio di pace e uguaglianza su cui è fondato l’Islam.

Infine, vorrei suggerire all’Onorevole Erik Pretto di Marano Vicentino di concentrarsi anche sulle problematiche del territorio in cui risiede, poiché la presenza e l’azione attiva sul campo sono fondamentali per comprendere le esigenze dei cittadini e per lavorare efficacemente per il loro benessere.

Ecco invece il comunicato di Erik Pretto del 18 giugno

“Ho inteso esprimere il mio disappunto, che confermo in pieno, circa quando avvenuto domenica mattina a Thiene dopo essere stato contattato da numerosi cittadini ed amministratori, sconcertati dalle modalità con la quale si stava svolgendo la preghiera comunitaria musulmana su un’area pubblica concessa dall’Amministrazione comunale, dove risultava evidente la condizione di discriminazione nella quale venivano a trovarsi le donne. Il tutto senza mai toccare il tema della libertà religiosa, costituzionalmente garantita. L’ho voluto fare esprimendo il mio pensiero in maniera sobria e pacata, come sono abituato a fare. Sono dunque francamente sorpreso dalla reazione scomposta del Sindaco di Thiene, Gianantonio Michelusi detto Giampi, che evidentemente sopraffatto dal livore tipico di chi si sente colto in flagrante, ha dapprima tentato di difendere la sua posizione affermando di non aver violato nessuna norma o regolamento, arrivando infine ad accusarmi di fomentare l’odio razziale alla conclusione di un ragionamento surreale. Se Michelusi fosse in grado di comprendere anche lontanamente la gravità delle sue accuse, sono certo si scuserebbe con la maggioranza silenziosa della comunità thienese, imbarazzata davanti all’evidente tentativo di piegare l’azione amministrativa sulla base delle istanze di piccoli ma esigenti gruppi. Consiglio a Michelusi di sforzarsi di comprendere la riflessione di buonsenso che gli è stata proposta, dotandosi di maggiore cautela prima di abbozzare nervosamente altre dichiarazioni, nonché concentrandosi prioritariamente sui crescenti malumori interni alla sua compagine politica.”

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