A Trissino gli studenti e una forte testimonianza sulla droga
La giornata di ieri organizzata dal CFP Trissino – Scuola di Formazione Professionale, in collaborazione con la fondazione Pesciolino Rosso, si è svolta presso il Pala Angelo Sinico (via Nazario Sauro 70, Trissino) ed è stata organizzata in due momenti: la mattina, dalle 10:00 alle 12:00 l’incontro rivolto agli studenti, mentre la sera, dalle 20:30 alle 22:30, aperto a tutti.
Grazie alla testimonianza di Gianpietro Ghidini, gli alunni, i genitori e tutti i partecipanti hanno ascoltato un racconto di vita, di speranza, di forza che è passata attraverso lo scontro con la droga. Papà Gianpietro infatti è padre di un ragazzo morto a soli 16 anni per annegamento, dopo aver assunto una pasticca di Lsd.
Da quel 24 novembre 2013 la missione di Ghidini è diventata quella di fare in modo che la tragedia di suo figlio Emanuele possa salvare altri giovani e così, a soli otto giorni dal lutto, ha deciso di fondare l’associazione Ema Pesciolino Rosso. Con questo progetto ha incominciato il suo percorso di incontri nelle scuole di tutta Italia, durante i quali parla ai ragazzi come un padre, informandoli sulla droga, sull’alcool e sulle conseguenze che possono provocare le dipendenze.
Oltre che agli studenti l’attenzione di Ghidini si rivolge anche ai genitori e al rapporto genitori-figli, al quale è dedicata una parte del suo libro “Lasciami volare”, diventato anche un’opera teatrale.
Ad oggi Papà Gianpietro ha tenuto più di 1.000 incontri in tutta Italia, incontrando oltre 300.000 genitori e ragazzi.
CHI È PESCIOLINO ROSSO
Si tratta di una Fondazione che ha come scopo principale il sostegno dei giovani nella forma di divulgazione e sostegno di attività di sviluppo e crescita.
In questi anni Pesciolino Rosso è diventata una community di migliaia di persone, in crescita costante, dove genitori e giovani si scambiano idee, pensieri e condividono riflessioni su temi come l’adolescenza, il futuro, la scuola e ovviamente il rapporto tra genitori e figli.