12 Luglio 2022 - 19.57

Allarme cinghiali in Veneto, assessore Corazzari: “Servono delle norme nazionali”

“Quello dei cinghiali è un tema seguito sempre con molta attenzione dalla Regione del Veneto. Nel corso degli anni si sono susseguite numerose iniziative di monitoraggio e contenimento anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con gli enti preposti oltre a diversificati interventi di contenimento lo stanziamento di specifiche risorse e aumento di prelievi. Le operazioni intraprese si sono concretizzate anche nella gestione di un certo numero di trappole mobili autoscattanti (c.d. “chiusini”) e nella formazione di personale qualificato che ricopre il ruolo di “selecontrollore” da affiancare al personale istituzionale nello svolgimento delle operazioni di controllo. Queste sono solo alcune delle azioni più significative alle quali si è aggiunge l’attuale vigilanza sul tema della peste suina di cui gli ungulati sono portatori. Dal 14 giugno, è già operativo nella nostra Regione il Piano regionale di Interventi Urgenti per la gestione, controllo ed eradicazione della specie cinghiale (PRIU) rendendo, in tal modo, operative una serie di azioni e attività di controllo finalizzate a incrementare l’attività di contrasto al cinghiale e di tutela degli allevamenti zootecnici”.

Con queste parole l’assessore regionale ai Parchi e alla Caccia Cristiano Corazzari, prendendo spunto anche dagli ultimi avvistamenti nella zona del Parco del Colli, interviene per ribadire l’attenzione da parte della Regione del Veneto sul delicato tema dei cinghiali che si spingono sempre più di frequente a ridosso dei centri abitati. Giovedì, questo tema sarà affrontato a Roma, assieme al collega di Giunta, Federico Caner, in una conferenza stampa degli Assessori delle Regioni. L’appuntamento intende sollecitare il Governo sul tema per dare risposte all’intero mondo agricolo, che paga a caro prezzo le conseguenze devastanti di un’emergenza cinghiali ormai già fuori controllo.

“Non possiamo più attendere – aggiunge l’assessore Corazzari –. E’ necessario un intervento normativo a livello governativo che possa prevedere anche l’estensione del periodo di caccia alla specie cinghiale. Ciò renderebbe più incisive ed efficaci le azioni di contrasto e diffusione alla specie previste all’interno del Piano regionale di controllo”.

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