26 Marzo 2025 - 17.12

Allarme gas esilarante: sempre più diffuso tra i giovani con enormi rischi. Si può finire in sedia a rotelle

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Il protossido di azoto, noto come gas esilarante, è la terza sostanza più consumata dai giovani sotto i 25 anni in Europa Occidentale, dopo alcol e tabacco. Nonostante i divieti di vendita ai minori in diversi Paesi, il gas è facilmente reperibile online, spesso senza controlli sull’età degli acquirenti e a prezzi molto bassi. Il fenomeno è in crescita, con bombole sempre più grandi e un marketing aggressivo che propone il prodotto in diversi gusti, come ananas, cocco, fragola e kiwi.

Il protossido di azoto è legale per scopi medici (come anestetico in ambito ospedaliero) e alimentari (per esempio, nelle bombole per montare la panna). Attualmente, non esiste una legge specifica che ne vieti l’uso ricreativo. Tuttavia, alcune ordinanze locali e segnalazioni delle forze dell’ordine hanno iniziato a monitorarne la diffusione.

Incidenti e danni neurologici

L’uso del gas esilarante è collegato a numerosi incidenti, come quello di Wail Meqor, che nel 2019 ha avuto un grave incidente stradale mentre guidava a 190 km/h dopo aver inalato il gas. “Ho visto un buco nero, il mio cervello si è spento”, racconta. L’auto si è schiantata senza alcuna traccia di frenata, mentre all’interno sono state trovate numerose capsule. Oggi, a 28 anni, Wail soffre ancora delle conseguenze neurologiche e si impegna nella prevenzione tra gli studenti.

Un problema difficile da contrastare

Le forze dell’ordine si trovano impreparate ad affrontare questa emergenza. Finché è legale, una persona può trasportare capsule di protossido di azoto nel bagagliaio senza alcun rischio. Non esistono test rapidi per rilevare la sostanza nel corpo, rendendo impossibile dimostrare il consumo da parte degli automobilisti.

Rischi per la salute: paralisi e danni neurologici permanenti

Uno dei pochi centri che studia gli effetti del gas sul cervello è il CHU di Liegi, in Belgio, sotto la guida di Guillaume Grzych, esperto mondiale nel settore. Gli studi dimostrano che il consumo frequente può provocare perdita di equilibrio, paralisi e danni simili alla sclerosi multipla, fino a costringere i soggetti su una sedia a rotelle. “Dopo pochi minuti, il gas scompare dall’aria espirata e dal sangue, rendendo lo screening molto difficile”, spiega Grzych.

Verso il divieto totale?

Diverse associazioni chiedono un divieto totale del gas esilarante, come sottolinea Amandine Burger, madre di una vittima e membro della League Against Road Violence: “C’è un’emergenza reale, tra arresti cardiaci e paralisi. I giovani stanno mettendo a rischio la propria vita”.

Attualmente, un disegno di legge per vietarne la vendita ai privati è in discussione tra il Senato e l’Assemblea Nazionale, ma il suo impiego in campo medico e alimentare rallenta il processo legislativo. Nel frattempo, il fenomeno continua a crescere, aumentando i rischi per la salute pubblica.

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